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Saluggia

«Il mercato torni in piazza del Municipio»

Raccolta firme di ambulanti («qui alla stazione vendiamo molto meno») e cittadini

«Il mercato torni in piazza del Municipio»

Mercato (foto di repertorio)

«Ridateci il mercato in piazza del Municipio. Qui sul piazzale della stazione lavoriamo molto meno». è la richiesta dei venditori ambulanti che ogni giovedì compongono il mercato settimanale di Saluggia. «L’Amministrazione comunale - spiegano - ci aveva detto che ci spostavano per il tempo necessario a riqualificare le piazze del centro di Saluggia. Una volta terminati i lavori, avremmo potuto decidere se rimanere vicino alla stazione o tornare in centro». E infatti la delibera di Giunta del giugno 2020, approvata con il voto favorevole anche di Libero Farinelli (all’epoca vicesindaco), parla di «spostamento temporaneo». Ma anche dopo la conclusione dei lavori nelle piazze - da allora sono trascorsi tre anni - la sistemazione del mercato alla stazione è diventata definitiva, secondo quanto deciso da Farinelli, nel frattempo diventato sindaco.

Gli ambulanti - tra cui i saluggesi Laura Vallino e Abdallah Nouiguer - hanno recentemente presentato in Municipio una raccolta firme, sottoscritta anche da molti cittadini e da alcuni titolari di negozi, per poter tornare a lavorare in piazza del Municipio. «A molti saluggesi la nuova posizione del mercato non piace: è fuori dal centro paese e sicuramente meno comoda rispetto ad avere le bancarelle in piazza. A risentirne è inevitabilmente il nostro lavoro: ci sono meno clienti, in questi anni le vendite sono calate sensibilmente», continuano i mercandin. 

Secondo gli ambulanti, il ritorno in centro potrebbe avvenire posizionando le bancarelle solo in piazza del Municipio e nel tratto di strada vicino alla torre e alla banca UniCredit, lasciando libere piazza Don Pollo e piazza Francesco Donato: «Non siamo molti, ci staremmo tutti».

Ma il primo cittadino non ha recepito la richiesta: «Farinelli dice che accanto alle firme dobbiamo inserire i dati dei firmatari e il numero dei loro documenti di identità, e che per trattare con l’Amministrazione dobbiamo formare un comitato». Occorre quindi ripartire con la raccolta delle firme.

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