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Crescentino

Alberto Bruciaferri: dal lavoro in tipografia per “Tuttosport” alla passione per la pittura…

Ecco la sua storia

CRESCENTINO

Alberto Bruciaferri

Alberto Bruciaferri è nato a Goro, in provincia di Ferrara, ma da anni risiede a Crescentino e qui sono in molti a conoscerlo, in particolare per aver portato in zona, a partire dal periodo Covid, insieme alla moglie Elena Bertarelli, la simpatica iniziativa dei sassi dipinti e poi lasciati in giro per essere trovati dalle persone… i famosi “Sassi per un Sorriso”.

Ma, a parte questo, siamo qui per conoscere meglio Alberto e lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia…

“Sono nato il 9 maggio 1946 e da piccolo ero molto tranquillo, un po’ timido e fino agli 8 anni e mezzo ho vissuto nel mio paese natio. Successivamente sono andato in collegio a Cuneo e vi sono rimasto per sei anni. Eravamo sette fratelli più mamma e papà e il parroco aiutava le famiglie povere e numerose trovando dei collegi in cui mandare i figli. E’ stato triste lasciare il mio paese, per me era la prima volta, e inoltre non ho visto i miei per tre anni; li ho rincontrati quando, a 11/12 anni, ho cominciato a viaggiare da solo in treno e ad andare da loro per le vacanze, anziché fare il vaccaro per aiutare i contadini restando in collegio - comincia a raccontare -. Lì ho imparato vari mestieri, da quello del muratore a quello del falegname, ma non sapevo cosa avrei voluto fare da grande, ero figlio di pescatori diventati poi pescivendoli e non avevo chissà quali idee. Fin da piccolo, però, sono stato portato per l’ambito artistico“.

Alberto ai tempi della Prima Comunione

Alberto mentre suonava la cornetta

Da ragazzo mentre suonava la cornetta

Alberto aveva un fratello che viveva a Torino e gli chiese di trovargli un lavoro, lui lo fece e così, a 14 anni e mezzo, iniziò l’avventura in tipografia come apprendista. Questa, dopo vari cambi nome, è diventata “SES” (“Società Editrice Sportiva”), quella addetta alla stampa del famoso “Tuttosport”, di cui Bruciaferri si occupava.

Tanto lavoro nella vita di Alberto, ma non è mancato lo spazio per l’amore… nel 1966 si è, infatti, sposato con Elena, con cui è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Originari più o meno delle stesse zone, si sono casualmente conosciuti mentre Elena era a Torino per incontrare dei parenti e non si sono mai più lasciati. Nel ‘66 è nato Davide, nel ‘71 Claudio e quest’ultimo li ha resi nonni dei gemelli Amos e Omar nati nel 1999.

1966, le nozze con Elena

Le nozze con Elena

Foto di famiglia del 1975

Con la famiglia nel 1975

Con la famiglia ad Ariano Ferrarese

Con moglie e figli ad Ariano Ferrarese

“A un anno dal matrimonio lasciai il lavoro in tipografia per aprire un minimarket con mia moglie, trasferendoci ad Ariano Ferrarese. Ce ne occupammo per tre anni ma poi decidemmo di lasciar perdere dato che le cose cominciavano a non andare bene... aprivano i primi supermercati nei paesi limitrofi, cominciava l’obbligo di avere casse e bilance automatiche che avrebbero comportato dei costi aggiuntivi ecc - racconta Alberto -. Ritornammo nuovamente a Torino e io chiesi se potevo riprendere ad occuparmi di ‘Tuttosport’. Tempo un paio di giorni mi dissero di sì… non potevo essere più felice. Prima ero impaginatore e compositore, ora lavoravo in stereotipia; frequentai poi un corso di riqualificazione per lavorare sul pc, dato che i tempi e la tecnologia progredivano in fretta e iniziai a impaginare con il sistema a freddo. Nel 1991 andai in prepensionamento insieme a molti colleghi e questo perché, con l’introduzione dei computer, c’era un grosso esubero di personale. Quando effettuavamo le lavorazioni a caldo servivano almeno quaranta tipografi per realizzare venti pagine, ma ora non più” spiega.

Sul lavoro... in stereotipia

Sul lavoro e, sotto, con i colleghi 

Sul lavoro con i colleghi

il giorno del prepensionamento (lui è il primo in basso a sinistra)

Il giorno del prepensionamento

Con l’arrivo della pensione arrivò anche il momento di dedicarsi alle passioni. Dopo una visita ad una mostra Alberto Bruciaferri entrò a far parte dell’associazione chivassese Pittori di Via Platis e vi restò all’interno per dieci anni, continuando successivamente a dipingere a casa per conto proprio. Le mostre e i concorsi a cui ha partecipato negli anni sono numerosi, così come i premi vinti: possiamo citare, ad esempio, la Mostra Mercato di Arte Contemporanea Artisti del 2002 a Torino, un evento internazionale; oppure l’esposizione del 2004 al Castello Mesola a Ferrara; il quarto concorso di pittura a Santhià, il Sant’Agatino d’Oro del 2016; sempre nello stesso anno il secondo concorso di arte contemporanea di Gattinara; la mostra personale del 2018 svoltasi a Goro intitolata “Le stagioni del faro”; svariate esposizioni a Crescentino e molte altre ancora. Nel 1998 Alberto ha anche tenuto un corso di disegno e pittura per bambini e ragazzi a Monteu da Po.

Alberto mentre dipinge

Alberto accanto ad un suo dipinto

Alberto, e Elena, davanti ad un suo dipinto esposto in mostra

Con una collega pittrice durante la mostra del 2002 a Torino

“Con l’arrivo del Covid e del lockdown ho messo da parte i quadri e ho iniziato a dipingere i sassi riproducendo personaggi coma Mafalda, Lupo Alberto ecc, quelli dei miei fumetti preferiti… con Elena ne abbiamo ‘liberati’ in giro più di 3 mila in questi anni, con il desiderio di strappare un sorriso a chi li avrebbe trovati - racconta -. Ora desidero ricominciare a realizzare nuovamente i miei dipinti, ma senza esagerare perché ne ho già la casa e le pareti piene - ride nel dirlo -. Nonostante le difficoltà incontrate negli anni e i problemi di salute, anche importanti, sono una persona felice… il mio spirito mi ha permesso di superare le avversità e di vivere serenamente. Mi ritengo un uomo fortunato, che ha accanto una famiglia meravigliosa e affettuosa, che mi ha sempre sostenuto; sono stato contento del mio lavoro e lo sono anche, attualmente del mio hobby pittorico. Ora mi sto lanciando nell’avventura della biografia, che è in attesa di pubblicazione e spero, a breve, grazie anche ai suggerimenti dell’amico giornalista Darwin Pastorin, conosciuto negli anni di ‘Tuttosport’, di poter tenere in mano il manoscritto che racconta la mia storia e di condividerlo con le persone a me care e non solo” afferma in conclusione e ci saluta sorridendo.

Alberto mentre dipinge i sassi al mare

Donazione alla CRI

Donazione di quadretti alla Cri

con il caro amico giornalista, scrittore, poeta ed ex vicedirettore di Tuttosport Darwin Pastorin

Con l'amico giornalista Darwin Pastorin

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