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Bianzè

Attaccò una bombola del gas alla casa del vicino: in appello condanna ridotta da sette a cinque anni

I fatti risalgono al Ferragosto del 2021. Franco Cavaglià è agli arresti domiciliari

La bombola rinvenuta dai carabinieri

La bombola rinvenuta dai carabinieri

Confermata la condanna in appello ma ridotta la pena a Franco Cavaglià, l’uomo accusato di tentato omicidio. La seconda sezione della Corte di Appello di Torino ha ridotto a cinque anni la pena per il 64enne che nell’agosto 2021 era stato arrestato con l’accusa di aver piazzato una bombola di gas con un tubo conficcato in una parete dietro l’abitazione del suo dirimpettaio in via Strada Vecchia a Bianzè. 

In primo grado a Vercelli, con rito abbreviato davanti al giudice Valeria Rey, la sentenza era stata una condanna a sette anni, con l’esclusione dell’aggravante della premeditazione. In appello la condanna di primo grado è stata confermata, con riduzione della pena. Cavaglià si trova ancora agli arresti domiciliari. La Procura Generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, così come l’avvocato Roberta Formica che rappresenta i due coniugi che abitano nella villetta, rimasta inagibile per oltre un mese. Chiesta anche la conferma dei risarcimenti stabiliti in primo grado.

Gli avvocati difensori Giulia Armani e Federico Penco invece avevano chiesto l’assoluzione e la derubricazione in violazione di domicilio. Per loro l’ipotesi di reato di tentato omicidio non avrebbe tenuto, perché l’azione non sarebbe stata idonea ad uccidere. Per questa tesi per i difensori si sono basati su una consulenza tecnica. La corte però l’ha vista diversamente confermando l’impianto accusatorio.

Secondo le indagini svolte dai carabinieri del nucleo investigativo di Vercelli, Cavaglià ha piazzato una bombola di gas con un tubo conficcato in una parete dell’abitazione del vicino nel giorno di Ferragosto del 2021. Gli investigatori hanno recuperato un video in cui si vede l’imputato trasportare la bombola, trovata poi dai vicini quando sono rientrati a casa, con una carriola. Il giorno di Ferragosto i vicini solo all’ultimo avevano deciso di pranzare a casa con degli ospiti. Avevano trovato la bombola dopo essere tornati dal supermercato dove avevano fatto la spesa; allarmati dal forte odore di gas durante i controlli avevano scoperto la bombola dietro l’abitazione.

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