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Trino

La Partecipanza recupera dall’Ente Parco del Po i fondi arretrati

Trentamila euro quest’anno, altri trentamila del 2020, più altri cinquemila. Intanto si assegna ai soci la legna degli alberi abbattuti dalle trombe d’aria e dai nubifragi

alberi abbattuti nel bosco della partecipanza

 La convenzione per il 2022 con l’Ente di gestione delle aree protette del Po Piemontese, e le modalità di assegnazione della legna per l’annata silvana 2022-2023: sono due dei punti all’ordine del giorno dell’assemblea generale della Partecipanza dei Boschi di Trino, svoltasi nella sede sociale di via Vercelli. I soci-partecipanti sono stati chiamati a votare l’accordo tra lo storico sodalizio trinese e l’ente di gestione delle aree protette, che quest’anno ha assicurato per le casse dei soci la cifra di 30 mila euro.

Inoltre la Partecipanza riesce anche a recuperare 5 mila euro delle passate convenzioni che non erano stati ancora versati, oltre all’importo di 30 mila euro dovuto (ma mai concesso) per l’anno 2020. La convenzione siglata con il nuovo Ente di gestione è di durata annuale, «ma si spera - ha detto il primo conservatore Ivano Ferrarotti - che possa tornare a essere triennale, in modo da avere più garanzie. L’orientamento, in ogni caso, pare sia quello».

Si è poi discusso del meccanismo di assegnazione della legna. Come nel 2021, anche quest’anno non si procederà con il taglio, ma verrà invece destinata ai partecipanti una parte delle migliaia di quintali di legna abbattuta o da abbattere a seguito delle trombe d’aria e dei nubifragi degli scorsi due anni. Non c’è stata neanche la tradizionale estrazione delle sorti, rituale di assegnazione di porzioni di bosco tramite sorteggio, con cui viene gestito ogni anno il taglio degli alberi: anche nel 2022 ogni socio dirà qual è il suo fabbisogno di legna e in base a questo verrà prelevata quella già tagliata dai taglialegna nelle operazioni di messa in sicurezza. 

Rispetto a un anno fa, in cui molte strade interne erano inagibili, diversi sentieri sono riaperti. «Abbiamo ancora metà dei sentieri da mettere in sicurezza - spiega Ferrarotti - e da ripulire dai danni agli alberi dopo le trombe d’aria del 2021 e del 2022. Addirittura alcuni sentieri che erano stati sistemati l’inverno scorso, necessitano nuovamente di interventi».

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