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SALUGGIA. Futuro incerto per 550 dipendenti dell'ex LivaNova

SALUGGIA. Sindacati preoccupati per il futuro della ex Livanova, ora Corcym, una delle aziende più importanti del sito Biomedicale di Saluggia, nel Vercellese. Dal lancio della nuova azienda Filctem Cgil, Femca Cisl, UilTec e la Rsu "faticano a capire quale sarà la capacità produttiva della nuova società nata dall'acquisizione di Livanova da parte del fondo Gyrus: a ottobre - sottolineano le stesse organizzazioni sindacali - è stato presentato il piano industriale quinquennale, senza indicazioni sul sito di Saluggia". Il 18 novembre la società ha chiesto altre quattro settimane di cassa integrazione per quasi tutti i 547 dipendenti: "una decisione - continuano i sindacati - giustificata dalla carenza di ordini. Il termine coinciderà con la chiusura natalizia, e i dipendenti rientreranno al lavoro solo dopo la prima decade di gennaio 2022. E' una dimostrazione che l'azienda non ha una programmazione. Tra i lavoratori regna pessimismo e la necessità di aprire un confronto: se entro il 10 gennaio le sigle e la Rsu non riceveranno segnali in controtendenza dall'azienda, saranno intraprese tutte le iniziative necessarie a tutelare tutti i posti di lavoro".
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