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Il Comune sta installando i “VeloOk”. Il sindaco: «Tranquilli, sono vuoti...»

Il Comune sta installando i “VeloOk”. Il sindaco: «Tranquilli, sono vuoti...»

SALUGGIA. Dall’inizio di ottobre in paese, lungo le strade in cui le auto sfrecciano a maggior velocità, sono comparsi alcuni VeloOk: “bidoncini” di colore giallo, alti circa un metro e mezzo, atti ad ospitare gli apparecchi autovelox che scattano fotografie ai veicoli in caso di superamento della velocità.

Quelli installati a Saluggia, però, sono vuoti. Il sindaco Firmino Barberis ha dichiarato, mediante il suo house organ: «Sono dei totem che possono ospitare anche gli autovelox. Al momento li stiamo utilizzando solamente come dissuasori, qualora serva mettere il velox al loro interno dovremmo prevedere il presidio della Polizia locale perché non è possibile lasciarlo in funzione senza gli agenti.

Infatti, quando mai dovesse funzionare, deve essere possibile per la Polizia contestare immediatamente il reato: cosa che per via del personale che abbiamo sarà difficile. Infatti, qualora volessimo mai usarlo in questo senso dovremmo creare delle collaborazione con altri Comuni, ma per il momento non ne abbiamo intenzione, infatti non stiamo cercando Comuni disponibili».

Il dissuasore

Da almeno una trentina d’anni siamo convinti che Firmino Barberis sia un uomo di eccezionale comprendonio e soprattutto un genio della comunicazione, ma di tanto in tanto provvede lui stesso a darcene conferma.

L’ultima è questa. L’Amministrazione comunale, dopo aver ricevuto numerose lamentele dei residenti, ha fatto installare lungo le strade del paese - spendendo alcune migliaia di euro - “totem” che potrebbero contenere autovelox, in modo da indurre gli automobilisti a moderare la velocità.

Questi contenitori, però, sono vuoti, e il sindaco lo spiega rilasciando un’intervista a un giornale popolare: «li utilizziamo solo come dissuasori, non abbiamo il personale per contestare il reato» (anche se il superamento del limite di velocità non è un reato, ma una violazione amministrativa; vabbè).

Ovviamente la voce si è sparsa subito, e tutti coloro che percorrono quelle vie ormai sanno che lì dentro l’autovelox non c’è. E quindi, dopo le dichiarazioni del sindaco, i “totem” pagati con i soldi pubblici e appena installati con funzione di dissuasori... non dissuadono già più nessuno dal pigiare il piede sull’acceleratore.

Qualcuno potrebbe essere tentato di spiegare a Barberis il concetto di eterogenesi dei fini, ma temiamo che sarebbe tempo perso.

Umberto Lorini

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