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CRESCENTINO. Uno studente crescentinese premiato “alfiere del lavoro”

CRESCENTINO. Uno studente crescentinese premiato “alfiere del lavoro”

Gli “alfieri del lavoro” sono i 25 studenti di scuola superiore migliori d’Italia. Tra loro c’è anche un crescentinese: Marco Caldera, 19 anni, oggi impegnato negli studi di Fisica all’Università di Torino ma, fino all’anno scorso, allievo del Liceo scientifico “Amedeo Avogadro” di Vercelli. “Alfieri del lavoro” perché si auspica che in futuro, chiusi i libri degli atenei, con il loro lavoro contribuiranno a creare un’Italia migliore.

La premiazione ha avuto luogo giovedì 8 novembre a Roma, al Palazzo del Quirinale: a loro una medaglia e una targa consegnate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal vicepresidente del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio. 

Marco è stato premiato perché ha conseguito la media sbalorditiva di 9,86 e si è diplomato con 100 e lode. «Di fronte a Mattarella - ha detto - l’emozione è stata indescrivibile. Si è trattato di un premio per tutti i sacrifici. Che poi... proprio sacrifici non sono: mi piace studiare, tutto qui. E mi piace tutto. Voglio essere competitivo, mettermi sempre in gioco, è una questione di carattere. Proprio non mi riesce di dare meno del dovuto: essere perfezionista è più forte di me». E questo comporta «stare sempre attento alle lezioni e prendere appunti usando la testa. A quel punto, l’attività dello studio a casa si alleggerisce parecchio». 

Oggi tutta la passione di Marco è concentrata sulla fisica e sui libri di Stephen Hawking, e ogni suo successo è dedicato alla mamma Maurita Bosio, già farmacista alla Centrale di Crescentino, mancata un anno fa.

A Crescentino, circa vent’anni fa, ci fu un altro “alfiere del lavoro”: tra i migliori 25 studenti italiani c’era infatti Federico Villani, oggi chirurgo plastico di fama internazionale.

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