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CIGLIANO. Ranalli: «Una lista che nasca dalla partecipazione attiva e non è detto che il candidato sindaco debba essere io»

CIGLIANO. Ranalli: «Una lista che nasca dalla partecipazione attiva e non è detto che il candidato sindaco debba essere io»

Flavio Ranalli

Nella primavera del 2019 i ciglianesi eleggeranno il sindaco e il Consiglio comunale. A poco più di sei mesi dalla presentazione delle liste, oltre all’Amministrazione uscente (che si ricandiderà pressoché in blocco) e alla lista “RinnoviAmo Cigliano” promossa da Diego Marchetti, presidente del locale circolo di Fratelli d’Italia, potrebbe essercene una terza. Ne è promotore Flavio Ranalli, attivista del Movimento 5 Stelle, che ha spiegato così il suo progetto: «In sintonia con la filosofia del movimento politico di cui sono attivista, ovvero la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica, in previsione delle prossime amministrative mi piacerebbe entrare in contatto con tutte quelle persone che, di fronte all’evidente declino del nostro paese, agli sprechi, alle inefficienze, desiderano attivarsi in prima persona per portare nuove idee e competenze per risollevarlo. Per fare ciò - ha aggiunto - è necessario che le varie componenti che animano la nostra comunità si confrontino, possano aprirsi amichevolmente in un dibattito costruttivo, perché le decisioni che guidano una comunità devono essere il più condivise possibile. Ogni categoria di cittadini deve apportare il proprio contributo: commercianti, artigiani, professionisti e tutti i cittadini che, con le proprie necessità e aspirazioni, possono indicare la via da seguire. E sarebbe importante vedere molti giovani impegnarsi. In questo senso sarebbe fondamentale il contributo degli agricoltori, che potrebbero segnare un punto di svolta in quella che è la maggiore risorsa del nostro paese, orientandola verso coltivazioni innovative che possano creare un indotto occupazionale nella lavorazione e trasformazione dei prodotti della terra e dell’allevamento. Il fine è quello di costituire un gruppo da cui, attraverso la conoscenza reciproca e l’analisi delle varie proposte, possa nascere una lista civica, tramite votazione interna, a cui eventualmente conferire ulteriore connotazione, non obbligatoria. Il mio intento è quello di creare un gruppo che poi definisca un programma: quindi non sarà calato dall’alto, ma costruito dalle persone che comporranno il gruppo».

Quanto al candidato sindaco, Ranalli è possibilista: «La lista è in fase di creazione, e qualora ci fosse una persona che aspira ad esser sindaco e ha maggiore competenza rispetto a me sarei pronto a farmi da parte. Se comunque fossi io il candidato sindaco, in caso di elezione lo farò a tempo pieno lasciando il mio posto di lavoro».

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