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CIGLIANO. La Procura dissequestra Palazzo Carpeneto

CIGLIANO. La Procura dissequestra Palazzo Carpeneto

La Procura della Repubblica di Vercelli ha proceduto nei giorni scorsi al dissequestro dell’area adiacente a Palazzo Carpeneto, dando così la possibilità di avviare i lavori di consolidamento dello stabile da cui, nell’inverno scorso, cadde una tegola sulla via sottostante. Ne seguì un esposto da parte dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale: la Procura decise di sequestrare l’area e aprì un fascicolo a carico del sindaco Anna Rigazio e all’assessore ai lavori pubblici Gianni Castelli.

«Avuta notizia del dissequestro - ha spiegato il sindaco - abbiamo potuto riaprire i collegamenti rimasti chiusi in questi mesi: quello pedonale verso largo Pagliaro e quello di via Romualdo Bobba, e abbiamo potuto anche installare un ponteggio che assicura il transito e che darà la possibilità di fare i lavori dove servono».

La nuova impalcatura consentirà di svolgere un sopralluogo sul tetto: non era più possibile, infatto, accedervi dall’interno dell’edificio. «Una volta visto il da farsi - ha aggiunto il primo cittadino - verrà indetto un appalto per ristabilire il livello minimo di sicurezza dell’edificio. Non sono in programma, per il momento, opere più consistenti».

L’area è stata dissequestrata, resta aperto il procedimento penale a carico del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici.

Diego Marchetti, esponente ciglianese di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: «Spero che sia fatta giustizia e che i responsabili di aver diviso in due Cigliano per quasi un anno paghino, e che tutto ciò induca gli stessi a un esame di coscienza sullo spreco di denaro pubblico di questi anni e sull’inadeguatezza degli interventi fatti».

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