Le famiglie Agnelli ed Elkann ricordano - nel Santuario della Consolata di Torino - Marella Caracciolo di Castagneto, vedova dell'Avvocato, scomparsa il 23 febbraio, all'età di 92 anni. Dopo i funerali privati a Villar Perosa, questa volta è un momento di ricordo e di preghiera da condividere con la città. E, nell'omelia, l'arcivescovo Cesare Nosiglia rivolge quasi un appello: "Nei cambiamenti che ci attendono e che dobbiamo affrontare, la famiglia Agnelli può offrire ancora contributi importanti allo sviluppo complessivo della Città". Monsignor Nosiglia spiega che Torino ha bisogno "anche di unità. Per tornare a crescere di nuovo in una delle svolte più delicate della sua storia". John Elkann, che prende la parola dopo la Messa, risponde indirettamente ricordando che dalla nonna Marella, "punto di riferimento", ha imparato l'importanza della responsabilità. "Una volta, in Corsica - racconta - avevo 12 anni, scoppiò un incendio vicino a casa. Lei volle rimanere lì per tenere tutto sott'occhio, mandando noi bambini a dormire altrove, in un luogo sicuro. L'indomani, spento l'incendio, mi disse 'Sono delusa da te: perché mi hai lasciato in questa casa sola? Avresti dovuto chiedermi di andare con i tuoi fratelli e tu restare qui a controllare la casa' Quel giorno mia nonna mi fece capire cosa significa la responsabilità". Nella basilica tanto amata dalla famiglia, dove si sono svolti i funerali di Edoardo e Giovannino Agnelli, ci sono in prima fila la figlia di Marella, Margherita con il marito Serge de Phalen, i nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, il presidente della Juventus Andrea Agnelli, esponenti dei rami Camerana e Nasi. Molti i dirigenti di Fca, come Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca e Olivier Francois, responsabile del brand Fiat. Ci sono anche Gabriele Galateri, presidente di Generali e la moglie Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio, l'ex sindaco Piero Fassino, il prefetto Claudio Palomba, Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, il questore Francesco Messina, il presidente dell'Amma Giorgio Marsiaj, il rettore del Politecnico Guido Saracco. A sinistra dell'altare i gonfaloni della Città di Torino - rappresentata dal presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari - e della Regione. Alla preghiera dei fedeli intervengono Lapo e Ginevra che ricordano "la cara nonna piena di bellezza e poesia". Molto commosso Nicola Caracciolo, fratello di Marella: "È doloroso - dice - che un rapporto lungo si sia interrotto, speriamo che torni a essere vivo in qualche altro luogo". Marella, icona di stile, definita dal New York Times The last swan (l'ultimo cigno) riposa nella tomba di famiglia a Villar Perosa, accanto all'Avvocato che aveva sposato nel 1953.
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