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TORINO. Grattacielo Piemonte: assolti tutti gli imputati

TORINO. Grattacielo Piemonte: assolti tutti gli imputati

grattacielo della regione

E' terminato con la assoluzione di tutti gli imputati, a Torino, il processo per le presunte irregolarità nella costruzione del grattacielo che dovrà ospitare gli uffici della Regione Piemonte. Ad essere chiamati in causa erano pubblici funzionari e imprenditori con accuse che andavano dal falso all'abuso d'ufficio e alla corruzione. La procura aveva chiesto sei condanne, la più alta delle quali a 3 anni e 4 mesi. Tra gli imputati figurava anche l'ex presidente della Regione Ezio Enrietti, qui nella veste di imprenditore. Il processo riguardava una variante al progetto originale dell'archistar Massimiliano Fuksas: secondo l'ipotesi d'accusa, non accolta dal tribunale, la modifica era stata apportata soltanto per garantire dei vantaggi ad alcune imprese. La sentenza del collegio presieduto dal giudice Pier Giorgio Balestretti riguarda, oltre a Enrietti, chiamato in causa nella veste di responsabile della ditta Les, che ottenne dei lavori in subappalto, un suo collaboratore, Claudio Santese, e Paolo Rosa, geometra della Coop Sette; poi i funzionari regionali Maria Grazia Ferreri, moglie di Enrietti, Claudio Savasta e Luigi Robino. Le assoluzioni sono state pronunciate perché "il fatto non sussiste" o "il fatto non costituisce reato" a seconda delle rispettive posizioni. Assolte anche l'azienda Les e la società Torre Piemonte scarl
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