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16 Novembre 2018 - 14:41
Prosegue la rassegna “Immaginando”, l’ormai tradizionale appuntamento autunnale del CAI di Chivasso, giunto alla XXVI edizione. Venerdì sera al teatro dell’oratorio la piece “Soldato mulo va alla guerra” è stata l’apprezzatissima ed emozionante occasione per commemorare il centenario dalla fine della I Guerra mondiale. Sul palco Massimo Barbero che con la sua toccante interpretazione ha commosso il numeroso pubblico. Il monologo ideato e diretto da Patrizia Camatel racconta della dura e tragica convivenza sul fronte, nelle trincee e sulle impervie montagne come l’Ortigara di soldati ed animali. Muli, cavalli, cani e anche topi, pulci e pidocchi caratterizzarono la convivenza tra uomini e bestie resa già infernale per la guerra contro l’esercito austriaco. Il racconto, tratto da varie vicende realmente accadute alla famiglia Zabert, astigiani di Valfenera, si incentra sul rapporto e convivenza tra Giuseppe Zabert, chiamato al fronte dell’insensata guerra, e la sua mula Margherita. Sul palco solo una brandina e Massimo Barbero con la forza della sua interpretazione accompagnata da un efficace effetto luci a drammatizzarne il racconto.
Questo era il terzo appuntamento della rassegna del CAI chivassese che da qualche anno oltre a serate con ospiti alpinisti e personaggi legati al mondo della montagna propone anche spettacoli teatrali in cui le montagne sono le protagoniste o solo lo scenario di vicende dove emergono vicende umane purtroppo a volte tragiche come appunto quelle vissute durante la I guerra mondiale. A presentare la serata Elena Piretto coordinatrice insieme a Gianni Aimino della rassegna, a fare gli onori di casa anche il presidente della sezione Mauro Basso che si accinge a chiudere il primo anno della sua triennale conduzione del sodalizio chivassese. L’ultimo appuntamento di Immaginando sarà nel salone della Croce Rossa venerdì 23 novembre con Emiliano Olivero Istruttore Nazionale di Alpinismo che attraverso spettacolari immagini scattate in Canada e Norvegia racconterà le sue salite sulle cascate ghiacciate di quei paesi. Sarà anche l’occasione in quella serata per ricordare Daniele Bagni, uno dei pilastri della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Piersandro Muzio”, scomparso prematuramente la scorsa primavera. L’ingresso alla serata è come al solito libero, per avere ulteriori informazioni si può consultare il sito oppure la pagina Facebook del CAI.
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