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07 Aprile 2016 - 14:52
Matteo Renzi
"E' arrivato il futuro, anche in Italia. La scommessa vera è riuscire a farne un'occasione non solo per pochi addetti ai lavori ma per le persone. Perché la vera banda larga cambia la vita delle persone, porta un totale sconvolgimento e capovolgimento del fronte nel rapporto tra cittadini e amministrazione e informazione". Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla presentazione del piano sulla banda larga. "Le aziende - ha sottolineato - ormai non chiedono più dov'è il casello stradale ma dov'è la connessione".
Sulla banda larga "c'è un fondo dello Stato con 4,9mld del Cipe. 3,5 già stanziati, di cui 2,2 già andati ad aree che non sono di interesse di mercato". Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla presentazione del piano sulla banda larga.
"Oggi qui ci sono cinque ottimi amministratori che rappresentano anche storie politiche totalmente diverse: un Forza Italia, un Sel, due Pd e un Brugnaro", ha scherzato Matteo Renzi. "Oggi rappresentano i territori che per primi godranno del progetto che Enel insieme ad alcune importantissime realtà private andranno a inaugurare. Perugia, Bari, Venezia, Catania, Cagliari saranno le prime cinque città".
"L'Italia deve ripartire sbloccando le opere pubbliche e private: compito del nostro governo è finalmente far accadere le cose, le infrastrutture sono il simbolo di questa partenza ma le infrastrutture non sono più solo quelle tradizionali. Va benissimo mettere a posto scuole e strade, ripulire Bagnoli con la più grande opera di risanamento ambientale fatta in Italia (mi dicono in Europa). Ma accanto a questo bisogna immaginare l'Italia dei prossimi venti anni, dei prossimi trent'anni", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
"Le opere pubbliche su cui stiamo lavorando, pubbliche e private, sono la nostra cifra costitutiva. Il governo è qui per realizzare le opere che per anni non si sono fatte".
"Vengo da una importante visita a Napoli: l'idea di sbloccare Bagnoli è semplicemente straordinaria. Ma Bagnoli è solo un esempio: vale per tutte le grandi opere strategiche, le scuole, le grandi opere come la Salerno-Reggio Calabria e l'aeroporto di Venezia che arriverà in parallelo all'aeroporto di Fiumicino a Roma. Il compito istituzionale di chi sta da questa parte del tavolo è fare le cose. E questo unisce tutti. Non a caso se c'è una misura che nella legge di stabilità è stata approvata da tutti, qualunque sia il colore politico, è lo sblocco del patto di stabilità per i Comuni perché così almeno possono fare un po' di opere", ha sottolineato Matteo Renzi.
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