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TORINO. Salone del Gusto, calo di vendite. Aumentano i buyer stranieri

TORINO. Salone del Gusto, calo di vendite. Aumentano i buyer stranieri

salone del gusto

I numeri ufficiali, e definitivi, rimangono un piccolo mistero, ma il 10° Salone del Gusto-Terra Madre, che ha chiuso i battenti oggi dopo cinque giorni al Lingotto Fiere di Torino, ha passato ancora una volta a pieni voti la prova. "Se c'è stata flessione nell'affluenza - dicono gli organizzatori, Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino - è stata minima, qualche centinaio di visitatori in meno" rispetto al record di due anni fa, 220 mila presenze. "E' aumentato il pubblico del mattino, diminuito quello nel tardo pomeriggio-sera". Ed il calo negli acquisti fatti dai consumatori agli stand è compensato da segni positivi: +40% di libri venduti, +70% di nuove associazioni, con un incremento del 35% dei giovani. Altro segnale incoraggiante è l'aumento dei buyer stranieri da Nord Europa, Germania ed Usa, evidenziato da Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food. E poi, una quota ancora crescente di pubblico giovane e straniero.

Sono tanti i motivi di soddisfazione elencati dallo stesso Petrini, dal presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, dall'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, e dall'assessore comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe.

"Abbiamo percepito una grande partecipazione e la crescita della sensibilità verso i grandi temi che sono i nostri cavalli di battaglia, sempre più condivisi dal pubblico", osserva Pascale.

"Tutte le iniziative educative ed i laboratori del Gusto hanno fatto registrare il tutto esaurito. Abbiamo toccato con mano il cambiamento, la forte domanda culturale sui temi dell'alimentazione, sia del pubblico italiano sia degli stranieri".

L'Arca del Gusto, allestita per accogliere i prodotti, materie prime o trasformati, a rischio di estinzione, ha superato le 2.000 candidature, "con tantissime segnalazioni da Italia, Messico, Turchia, India, Thailandia", ma anche da paesi che ancora non figuravano nell'elenco, come gli Emirati Arabi ed il Malawi. "Un altro segno - dice Petrini - del successo ormai irrefrenabile di Terra Madre, la multinazionale delle Comunità del Cibo che abbiamo creato dieci anni fa".

Slow Food passa ora, temporaneamente, il testimone all'Expo, che si svilupperà attorno al tema "Nutrire il pianeta". "Terra Madre ha grandissimi contenuti, consolidati nel tempo. Si deve guardare a questa esperienza: qui ci sono nazioni di tutto il mondo, ci sono rappresentanti di paesi i cui governi non si parlano che si confrontano e pianificano. Gli organizzatori di questa rete mondiale meriterebbero il Nobel per la pace".

Domani Slow Food, Regione e Città si metteranno al lavoro per il definire il nuovo contratto per la prossima edizione con Gl Events, la società che gestisce il complesso fieristico del Lingotto. Gli organizzatori del Salone del Gusto-Terra Madre chiedono miglioramenti nei servizi e per gli allestimenti dei padiglioni. Sull'edizione 2014 il sipario è calato con un pensiero a Davide Ghirardi, il presidente di Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta morto sabato scorso, a soli 41 anni.

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