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FIORANO CANAVESE. Adesso vi racconto la mia brutta esperienza con le banche

FIORANO CANAVESE. Adesso vi racconto  la mia brutta esperienza con le banche

Intesa San Paolo

D eidero raccontare la mia esperienza con due noti istituti bancari: INTESA SAN PAOLO e ING DIRECT. A luglio 2011 mi rivolgevo a NEOS FINANCE, consociata di INTESA SAN PAOLO, per ottenere un finanziamento per il quale stabilivo di pagare rate pari a Euro 250,00 circa, da rimborsare nel periodo luglio 2011 – giugno 2016.   A gennaio 2013 decido di cambiare banca, rinegoziare il mutuo e chiedere liquidità. In data 4 febbraio 2013, a seguito della richiesta di estinzione anticipata del finanziamento, ricevo il conteggio delle spettanze ancora dovute, per un importo complessivo pari a Euro 9.222,90, il cui pagamento sarebbe dovuto pervenire alla finanziaria entro e non oltre il 22 febbraio 2013. Nel rispetto di quanto dichiarato nella missiva, ordinavo in data 20 febbraio alla nuova banca, ING DIRECT, di effettuare il bonifico alla NEOS FINANCE SPA, alle coordinate bancarie indicate dalla finanziaria e riportando l’esatta causale e intestatario. Il 3 aprile ING DIRECT mi invia la “conferma di esecuzione della disposizione irrevocabile di bonifico” con tanto di importo, beneficiario, data operazione/valuta, numero di CRO e causale. Tutto esatto!!! Come citato nel conteggio di estinzione anticipata del finanziamento. Il 25 giugno mi viene recapitata una “comunicazione periodica alla clientela” con la quale INTESA SAN PAOLO PERSONAL FINANCE mi chiede il rimborso delle rate insolute dal febbraio 2013.   La situazione comincia ad inquietarmi e penso che probabilmente, come spesso accade in questi grandi istituti bancari, non vi sia stato coordinamento tra i loro uffici interni, ma la lettera di ING che dichiara che il bonifico è stato fatto ed è andato a buon fine mi rasserena. Il 9 luglio decido di aiutare mio padre che desidera sostituire la vecchia vettura. Mi reco presso la concessionaria per sottoscrivere, in qualità di garante, il finanziamento per l’acquisto della nuova auto di mio papà e con sommo stupore scopro di essere stato iscritto da INTESA SAN PAOLO sul Registro dei Cattivi Pagatori (CRIF). La finanziaria per l’acquisto della vettura, ovviamente, non concede il finanziamento e mio padre deve trovare una diversa soluzione, io non lo posso aiutare perché segnalato al CRIF! Provvedo subito ad inviare un reclamo ad INTESA SAN PAOLO e per riscontro ottengo l’ammissione da parte di quest’ultima di avere ricevuto il bonifico in data 20 febbraio, ma di averlo stornato in data 14 marzo a causa della causale non riportata esattamente. Nella stessa lettera, ricevuta in data 22 luglio, la banca mi chiede, ovviamente, l’estinzione del finanziamento (quello che avrebbe già dovuto essere stato estinto a febbraio!!!), ormai aumentato a Euro 9.575,11. Sono stupito e preoccupato, e mi rendo conto che sta avvenendo qualcosa di strano… ING ha fatto un bonifico, mi ha comunicato che tutto era andato a buon fine, ma poi, senza che nessuno mi comunicasse alcunché, scopro: 1) di essere stato segnalato al CRIF da INESA SAN PAOLO per un errore che questi asseriscono essere di ING DIRECT 2) che i miei soldi non si sa dove siano finiti… Non solo il sottoscritto risulta insolvente per un errore degli Istituti bancari, ma risulta essere segnalato al CRIF, sempre per errore loro, danneggiato, non potendo disporre del denaro richiesto ed in più… privato del proprio denaro, che a questo punto né ING DIRECT né INTESA SAN PAOLO dicono di avere, giocando al “rimpiattino”. Mi avvedo a questo punto di essere in conflitto con ING DIRECT e INTESA SAN PAOLO, che con evidente malafede mi stanno arrecando non pochi problemi personali e famigliari ed hanno fatto sparire il mio denaro. Mi rivolgo all’Avv. Manuel Peretti, che avvia immediatamente la procedura di mediazione con le due banche. Nel corso della mediazione ING DIRECT non si degna neanche di comparire, fa sapere tramite i propri legali al mediatore di avere lei il denaro, di essere disposta a restituirlo e stop! Si ma i miei danni? Il fatto di essere stato iscritto al CRIF da INTESA SAN PAOLO senza alcun avviso? Il fatto di non poter disporre del mio denaro? Ovviamente su questi punti continua il gioco del “rimpiattino” tra i due Istituti Bancari. Intanto il mio denaro non viene restituito da ING DIRECT, che di fatto se ne è appropriata, sostenendo di essere disposta a versarlo, ma lasciando tutto in una lettera di dichiarazione di intenti…peccato che con le buone intenzioni non si paghi il pane!   Sono padre di una bambina di 10 anni, mia moglie ha un lavoro part-time e mio padre non può accedere a finanziamenti perché ultrasettantacinquenne e necessita del mio aiuto economico. Sono stato segnalato da INTESA SAN PAOLO come cattivo pagatore pur non essendolo mai stato e per colpe che non sono mie, ING DIRECT trattiene il mio denaro senza motivo, denaro di cui ho necessità per me e per la mia famiglia. Sono costretto ad agire in giudizio per avere semplicemente il mio denaro, che dicono di volermi dare ma intanto tengono nelle loro casse. Questi istituti dimostrano la loro forza in maniera non troppo celata, mi costringeranno ad una causa che certamente durerà per molto tempo, magari per 3 gradi di giudizio. Cercheranno di fiaccare la mia resistenza, anche economica. Penso sia una questione di giustizia, che interessa ed ha già interessato molte persone visto che ING DIRECT è famosa agli organi di stampa per casi analoghi, e che certi comportamenti, certe condotte, vadano sanzionate, ancora di più se vengono da colletti bianchi che possono letteralmente portarci, specie in questo periodo storico, alla rovina.

Gian Paolo Suquet

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