L’80ª festa dell’Uva ormai alle porte, per Roberto Podio, presidente della Pro Loco che organizza l’evento, sarà la decima consecutiva. Che effetto ti fa?“Forse le prime volte c’era un pochino di emozione. Ormai io e i miei collaboratori, siamo in otto, siamo un gruppo affiato e rodato”. Ritieni che possa essere l’ultima?“Io ho il mandato in scadenza proprio quest’anno. Sinceramente non so cosa farò. Posso solo affermare che l’organizzazione di un simile evento è un impegno e sarebbe sbagliato pensare che la preparazione della manifestazione ti impegna solo nei periodi che precdono la settimana dei festeggiamenti. Qui si lavora tutto l’anno e diventa sempre più difficile trovare stimoli nuovi. Per non parlare dei soldi, che non sono mai abbastanza”. Per quanto riguarda il programma dell’80ª festa, ci risulta ci siano alcune interessanti novità. Quali?“Intanto un torneo di calcio a 5, “Il Boccio” organizzato dai ragazzi del Rione Freta e che si svolgerà sui campi di via Torino dall’8 all’11 settembre. Poi una torta gigante a forma di grappolo e con 80 acini ognuno dei quali riporterà una data delle manifestazioni passate. La torta verrà servita venerdì sera, durante la serata d’apertura della festa, alle Terrazze dell’Erbaluce. Inoltre è prevista per il sabato sera una sorpresa organizzata dai volontari del Ser.T e da altre associazioni, ma per il momento nessuno, a parte gli organizzatori, sanno di che cosa si tratti. Ma la novità sostenziale, quest’anno, sarà rappresentata dall’abito della Ninfa Albaluce. Per la prima volta in 80 anni di storia, la regina della manifestazione indosserà l’abito a tema preparato da una ragazza. E’ la prima volta perché mai le Ninfe hanno indossato l’abito ufficiale. Ognuna aveva il suo. Infatti non esiste un vero e proprio look come succede per i carnevali. Alla Ninfa eletta la domenica mattina veniva solo tramandato il mantello e la coroncina”. L’esperimento del ticket introdotto due anni fa, è archiviato?“Sì l’abbiamo tolto già lo scorso anno. Non ci sembrava giusto far pagare 5 euro a chi entrava a Caluso. Per una famiglia composta da più persone avrebbe rappresentato un costo insostenibile, ancor più con i tempi che corrono. Devo anche ammettere che l’esperimento proposto due anni fa non aveva prodotto i risultati che tutti speravamo, ovvero quello di limitare gli ubriachi a spasso per la città”.Alla vigilia della festa, quale invito ti senti di fare?“A tutti coloro arriveranno in città, soprattutto ai più giovani, auguro di divertirsi e di non esagerare nel bere vino. L’Erbaluce va gustato e apprezzato. Non bisogna esagerare anche perchè poi si perde un po’ quello che è il senso della manifestazione”.
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