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SETTIMO TORINESE. Il Reggae di Fuori tutti al De Gasperi

Saranno due serate calde, in tutti i sensi, quelle del 22 e 23 luglio al parco De Gasperi di Settimo, dove si svolgono i concerti più importanti di Fuori Tutti 2016. Intanto, per la notorietà dei due gruppi principali e poi per i ritmi che regnano sovrani, soprattutto reggae, ma anche ska e hip hop. Le due band headliner sono Sud Sound System e Africa Unite, le più note e longeve in ambito reggae nazionale. Per loro passano gli anni, ma resta immutato l’affetto delle migliaia di fans sparsi per tutta la penisola, collegando idealmente il Salento (Lecce è la città di provenienza dei Sud Sound System) e il Torinese (da Pinerolo e zone limitrofe sono invece gli Africa Unite). Il parco De Gasperi accoglie la prima serata il 22 luglio con due nomi in scaletta: inizia, alle ore 20, il Boogianen Project, curioso marchio dietro il quale si celano nomi noti dell’underground torinese. A Settimo si presenta in formato ridotto a trio, con Suriak (ex Torino Posse, rapper storico di Torino, forte di una hit quale “Cybermetropolis, Torino è la mia città”), Giotto (trombettista di Giuliano Palma) e Gabiele Biei, uniti dalla passione comune per l’hip hop. Subito dopo tocca ai Sud Sound System, esplosi in piena epoca delle “posse” ad inizio Anni 90 con il brano “Fuecu”. Dal reggae/raggamuffin degli esordi, il gruppo salentino ha arricchito nel tempo la sua proposta musicale con i suoni tradizionali della propria terra e per l’ultimo album “Sta tornu”, ha spinto la promozione oltre che in tutta Italia anche in Europa. Sono tre, invece, le presenze per il 23 luglio (inizio sempre alle ore 20). La band reggae Poor Man Style offre uno showcase a ranghi ridotti (duo), armata di vinili e voci. Al gran completo, invece, i Rimozionekoatta, attivi da oltre 20 anni e formati da membri di Settimo e paesi limitrofi. Presentano, in particolare, “Sole spento”, brano dei Timoria cantato insieme ad Omar Pedrini, ex leader del gruppo bresciano (assieme a Francesco Renga). Poi, il palco è tutto per gli Africa Unite, concentrando in poche ore 35 anni di storia del reggae italiano. Bunna, Madaski e compagni tornano nello stesso luogo in cui hanno suonato nel 2007, e sarà certamente un nuovo bagno di folla, ascoltando i brani storici degli Africa, fino a quelli più recenti contenuti nell’ultimo album “Punto di partenza”.
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