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Settimo Torinese
28 Aprile 2023 - 17:47
I musicisti Elena Urru e Tatè Nsongan con al centro Mariella Fabbris (foto Tancredi Pistamiglio)
La storia liberamente tratta dal romanzo “La Perla” di John Steibeck e messa in scena dall’attrice Mariella Fabbris, nella serata di giovedì 20 aprile, ha concluso il cartellone teatrale intitolato “Amami ancora”.
Mariella ha accolto gli spettatori come compagni di viaggio con cui condividere la storia di Kino che vive con Juana e con il piccolo figlio Coy in un villaggio di case gialle, sparse lungo la riva. Mariella ha distruibuito al pubblico fagioli bianchi “come perle” per poi offrire un assaggio di una crema di fagioli con una foglia di menta.
Tornando alle “Perle” in scena, una mattina Kino pesca una magnifica perla nel fondo del mare. Un coro di voci, quello dei pescatori di perle, riflette una promessa di futuro senza oppressori, un sogno di riscatto, la speranza per una vita migliore. La Perla diventa proiezione di sogni di chi vive nel villaggio di case di stoppie.
L’attrice Mariella Fabbris nel suo narrare conduce al gusto antico di una storia semplice, al sogno di una possibile vita dignitosa. Riporta il suono aspro delle fatiche e delle piccole felicità che dal sogno arrivano. Fa rivivere il colore di emozioni e suggestioni, come immersi in un fondo marino, mentre ci si avvicina al villaggio in un susseguirsi di vicende vissute dai pescatori di perle.
Le musiche a cura di Tatè Nsongan e Elena Urru dipingono i paesaggi, risuonano della sensibilità di Kino e Juana, dentro a una storia che contiene altre storie ereditate, e musiche e suoni. Sono i creatori di melodie, cantano del bene e del male, danno voce ai sentimenti inascoltati, rimasti muti da tempo.
Perle è una storia simile alle tante storie di resistenza umana che ancora oggi esistono nel Mondo. Una storia che nel libro finisce diversamente, in maniera drammatica, con Kino che ributta la perla nel mare dopo aver scampato aggressioni e pericoli. La Fabbris invece ha scelto di lasciare un messaggio di speranza e un finale aperto agli spettatori, con questa giovane coppia in cerca di una nuova vita: “Steinbeck mi perdonerà”.
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