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Sciolze
23 Dicembre 2022 - 17:56
Caldaia (immagine d'archivio)
Il 2022 sta volgendo al termine e, come ogni fine anno che si rispetti, è il momento di tirare qualche somma. Tra pandemia e guerra, sicuramente l’annata che ci stiamo lasciando alle spalle non è stata semplice e, guardando al 2023, sperare in qualcosa di meglio è lecito. C’è, tuttavia, una problematica che quasi sicuramente continueremo a portarci appresso anche per i primi mesi del prossimo anno: il tanto temuto caro bollette, con prezzi inerenti a luce e gas da far davvero girare la testa.
Parlando di problematiche analoghe, da Sciolze arriva un curiosa “richiesta d’aiuto”, firmata da Don Domenico, prete della parrocchia di San Giovanni Battista.
“Il Natale è la festa con cui dire grazie. Quest’anno, dopo mesi di assenza, posso essere con voi con una certa serenità e tengo a ringraziare tutti coloro che hanno fatto “gli straordinari”” si legge in una lettera indirizzata ai fedeli e postata da Don Domenico sui social.
La lettera postata sui social da Don Domenico
Dopo tutti i ringraziamenti di rito, e gli auguri di buon anno, spunta anche una peculiare richiesta: “come avete intuito, o già sapete, la caldaia della nostra chiesa ci ha lasciato ed è da sostituire - dice il Don - dal 31 dicembre tutte le celebrazioni (e anche le sepolture) avranno luogo nel salone dell’oratorio. Tengo a ringraziare in merito il nostro sindaco Gabriella Mossetto che provvederà a fornirci l’accesso al salone. Sicuramente avremo un locale riscaldabile in maniera più semplice.. e speriamo sia anche più economico! Questa scelta, per altro, è già stata fatta in molte altre parrocchie. È giusto e doveroso segnalare a tutti questa nuova emergenza, perché ha anche il suo costo. Non si tratta di una spesa piccola: si parla di oltre 30mila euro, tra impianto e predisposizione del locale caldaia a norma”.
La parrocchia di Sciolze
Insomma, dopo alcuni dei campanili del territorio tenuti volontariamente spenti per cercare di risparmiare un po’ sulle bollette, adesso la questione “energia” si ripropone sotto forma diversa, quella di una caldaia che fa “tribolare”.
“Presto sarà presentato il dettaglio nelle spese. La parrocchia non ha altri introiti fissi a parte le nostre offerte” conclude Don Domenico, con tanto di codice IBAN della parrocchia inserito a fine della lettera.
Sicuramente, la messa del 24 sera sarebbe stata più piacevole al caldo, ma “l’aiuto del Signore”, in questi casi, purtroppo non basta. A Natale siamo tutti più buoni, ma in cosa si può sperare in questo momento? Beh, in un aiuto economico da parte dei fedeli per avere una nuova caldaia e.. in bollette più basse, ovviamente.
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