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Gassino

È ufficiale: non partiranno i lavori di ampliamento del Centro Socio-Terapeutico

Esclusi dal bando tutti i comuni del Nord e finanziati 202 comuni del Meridione

Il CST di via Foratella

il CST di via Foratella

Non partiranno i lavori di ampliamento del CST, il Centro Socio-Terapeutico di via Foratella a Gassino. 

Il CST rientra tra le strutture afferenti al CISA (Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale) e, questa primavera, le amministrazioni del territorio avevano proposto una riqualificazione della struttura, presentata con un progetto da ben 3 milioni e 600mila euro.

“Il CST è un centro per bambini e persone disabili; al suo interno i ragazzi fanno attività di gruppo, c’è un laboratorio di falegnameria, composizione artistica, un giornalino da redigere e si fanno degli spettacoli teatrali - diceva al tempo Paolo Cugini, sindaco di Gassino - Il CST è un fiore all’occhiello della zona e quindi ci siamo detti: perché non fare una ristrutturazione più consistente?”.

Paolo Cugini, sindaco di Gassino

In tutto ciò, la Legge di Bilancio ‘22 permetterebbe ai Consorzi di candidarsi al Bando “Rigenerazione Urbana”, un bando per il miglioramento del tessuto sociale e decoro urbano e ambientale. Detto fatto, il CISA aveva deciso, questa primavera, di candidare il progetto per l’ampliamento del CST proprio al suddetto bando.

“Nel 2017 il soffitto del CST era crollato e la struttura venne chiusa - dice Cugini - il Comune di Gassino, allora, investì più di 100mila euro per il restauro dell’edificio, ma questo bando può essere l’occasione per fare qualcosa di più consistente”.

Il CST di via Foratella a Gassino

I mesi procedono spediti e, a novembre, escono le tanto attese graduatorie del bando: nessun comune del Nord Italia è stato finanziato. 

“L’idea era quella di demolire il CST e costruire una nuova struttura, ampliata, più moderna e adeguata - ha spiegato Andrea Morelli, assessore alle Opere Pubbliche, durante il consiglio comunale di settimana scorsa - il bando avrebbe offerto 300 milioni di euro, su tutto il territorio nazionale: è uscita la graduatoria e sono stati finanziati 202 progetti, tutti provenienti dal Sud Italia”. 

L’esito del bando ha scatenato non poche proteste da parte dei Sindaci del Nord Italia e, come ha ricordato Cugini: “il risultato del bando ha suscitato molti dibattiti sull’equità di questa misura”. Il piazzamento in graduatoria dei vari comuni, infatti, sarebbe stato definito dall’IVSM, un indice di vulnerabilità sociale e materiale. 

Andrea Morelli, assessore alle Opere Pubbliche di Gassino

“È logico che questo indice non può essere lo stesso tra comuni come Cortina e quelli del Sud Italia - commenta Morelli - infatti il risultato parla chiaro: non siamo stati finanziati. I fondi del bando sono già stati tutti erogati e, in graduatoria, siamo al 1575esimo posto, quindi non c’è nemmeno la possibilità di essere ripescati. Se mai si decidesse di mettere mano al bando e rifinanziarlo su base regionale sarebbe diverso: in Piemonte ci siamo piazzati secondi, dietro a Ciriè. Tutte queste, però, sono solo voci di corridoio: la momento i lavori sul CST non partiranno.

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