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San Raffaele Cimena
20 Novembre 2022 - 17:47
Alcune delle centrali elettriche ucraine dopo i raid russi (foto d'archivio)
L’importanza del territorio, la fragilità delle colline e il volontariato, che, in questo caso, riuscirà ad arrivare fino in Ucraina. Questi i principali temi toccati durante la manifestazione “Colline Sicure”, andata in scena nel verde di San Raffaele Cimena sabato 19 novembre. La novità di quest’anno? È proprio da San Raffaele, e con l’aiuto della sua protezione civile, che partirà un enorme generatore di potenza diretto alla cittadina di Rivne, in Ucraina.
Ma partiamo dall’inizio.
“Colline Sicure” è una giornata organizzata dalla protezione civile di San Raffaele, in collaborazione con la squadra A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) del Comune, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del volontariato e ricordare le calamità che hanno colpito il territorio.
Alcuni dei volontari di A.I.B. e protezione civile di San Raffaele a maggio di quest’anno, per rimediare ai danni causati in collina dalle intense piogge
“Quest’anno ci saranno state circa 200 persone, tra sindaci del vicinato e volontari” commenta il sindaco di San Raffaele Cimena Ettore Mantelli.
“Colline Sicure” viene ormai da anni organizzata a fine autunno, e questo non è un caso: il 5 novembre è stata infatti istituita la giornata in memoria della grande alluvione del 1994 e il 13 ottobre, invece, figura come la Giornata Internazionale, indetta dalle Nazioni Unite, per la Riduzione dei Disastri. Insomma, un periodo dedicato all’ambiente, la sua tutela e la prevenzione di calamità naturali.
I volontari di AIB e protezione civile al lavoro per l'evento "Colline Sicure", sabato 19 novembre
“Il ricordo di determinati eventi è fondamentale: l’alluvione del 1994, per esempio, causò molti morti anche sul nostro territorio. La protezione civile allora era già nata, ma fu da quel momento in poi che quest’associazione iniziò ad avere una struttura e un’organizzazione vera e propria - spiega Mantelli - San Raffaele, con la sua squadra, fu uno dei primi comuni a muoversi in questa direzione. Sul territorio negli anni ci sono state anche altre alluvioni, nel 2000, nel 2010 e nel 2011 e in questi casi la presenza di protezione civile, A.I.B. e volontari è stata fondamentale. Queste giornate sono importanti per ricordare e prevenire: è come un’assicurazione, speri di non doverla mai usare ma è importante averla”.
Ettore Mantelli, sindaco di San Raffaele Cimena
Negli anni, poi, al fianco della protezione civile è anche sempre stata presente l’A.I.B.: “è un’associazione fondamentale per il nostro territorio; sono nati come “squadra anti-incendi”, ma nel tempo hanno svolto anche molte altre attività di volontariato: durante la pandemia, per citar l’esempio più recente, ci hanno aiutati con la distribuzione delle mascherine o nel portare la spesa alle persone che non potevano uscire di casa” ricorda il primo cittadino san raffaelese.
L’operato dei volontari cittadini non è certo passato inosservato negli anni, e questo ci conduce “all’ospite d’onore” di sabato mattina: un generatore di potenza destinato alla cittadina di Rivne in Ucraina. A presentare l’iniziativa è stato Angelo Conti, curatore della storica rubrica della Stampa Specchio dei Tempi: “siamo qui a San Raffaele con A.I.B. e protezione civile, con cui collaboriamo da anni: grazie all’opera di queste associazioni riusciremo a portare questo generatore a Rivne, la settima prossima, per aiutare i cittadini Ucraini” dice Conte indicando il macchinario. Rivne è una cittadina nel nord dell’Ucraina, al confine con la Bielorussia, dove attualmente le temperature arrivano già a -15° e, negli ultimi mesi, tutte le centrali elettriche della città sono state distrutte, lasciando al buio e al gelo migliaia di abitanti. Rivne, oltretutto, è una delle città da cui partirono i primi plotoni destinati a combattere, il risultato? Questa è la città ucraina con il più alto numero di orfani di guerra.
Angelo Conti, Specchio dei Tempi, con il generatore diretto in Ucraina
Il generatore partirà la settimana prossima (trasportato anche da alcuni volontari san raffaelesi) e, come ricorda Conti, “speriamo di vederlo in funzione il prima possibile”.
Tra alluvioni, disastri idrogeologici e guerra, tuttavia, la mattinata di sabato ha portato con sé un’importanza consapevolezza: umanità, solidarietà e volontariato sono, e rimangono, l’àncora a cui appigliarsi per superare anche i momenti più bui.
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