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Ivrea

Per Norma Cossetto c'è anche il presidente del consiglio

Questa mattina con il Comitato 10 febbraio

Per Norma Cossetto c'è anche il presidente del consiglio

A fine mattinata Igor Bosonin del Comitato 10 febbraio, organizzatore della commemorazione di Norma Cossetto, era estramamente soddisfatto.

"Eravamo più dello scorso anno -  ci dice - Non ho mai capito il perchè della contestazione. Per me è stata l'occasione per ricordare che il Comitato rappresenta il tricolore e le persone che hanno sofferto per il tricolore, colpevoli di essere italiane. Poi ho anche parlato di violenza sulle donne e di femminicidio. Dall'inizio dell'anno si contano 74 morti in aumento rispetto alle 68 donne uccise lo scorso anno... Infine ho ringraziato l'Amministrazione comunale che ci ha dato il patrocinio in continuità con il passato. Questa è la terza volta che ci ritroviamo qui!".

Il deputato Alessandro Giglio Vigna. Sotto il consigliere comunale Andrea Cantoni

Presenti il deputato della Lega Alessandro Giglio Vigna, il consigliere comunale Andrea Cantoni e, in rappresentanza del Comune, che ha dato il patrocinio, il presidente del consiglio Luca Spitale del Pd.

Foto di gruppo di alcuni dei partecipanti

All'ex assessora leghista Giorgia Povolo, in quanto donna, il compito di leggere una nota diffusa dal Comitato.

"In quell’ottobre di 80 anni fa, Norma Cossetto venne sequestrata, torturata, violentata e gettata, sembra ancora viva, nella foiba profonda 130 metri di Villa Surani, oggi in territorio della Repubblica di Croazia. A massacrarla furono i partigiani slavi e i loro accoliti italiani. Norma decise di non rinnegare la propria italianità, rispose fieramente di NO ai suoi aguzzini comunisti e pagò con la vita questa scelta coraggiosa. Non fu l’unica, perché tante donne e uomini fecero la medesima fine. In fondo alle foibe trovarono la morte migliaia di italiani, ma anche croati, serbi, montenegrini e sloveni. Perché quella delle foibe, dobbiamo sottolinearlo, è una grande tragedia europea. Mentre i veri Patrioti ricordano e commemorano, c’è in Italia chi ancora non si arrende all’evidenza dei fatti storici e cerca di sminuire la sofferenza e il dolore di Norma, delle vittime delle foibe e dei 350mila italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case ed essere Esuli in Patria.
Questo “giustificazionismo” spinge i soliti vandali a distruggere nottetempo le targhe e a imbrattare i muri con scritte deliranti.
Noi, invece, senza odio né rancore, democraticamente e pacificamente riuniti, vogliamo ricordare e commemorare.
Per non far appassire questo fiore, occorre riscoprire la forza della parola: rievocare il sacrificio di Norma Cossetto, citare la Medaglia al Merito Civile che le venne conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi, parlare dei Martiri delle Foibe, del dramma degli Esuli, raccontarne la storia, difenderne la memoria.
Il Ricordo è importante. Si fa con le parole, con l’organizzazione e la partecipazione alle manifestazioni patriottiche, ma anche intitolando luoghi pubblici e diffondendo i tanti libri, i fumetti o i materiali multimediali che raccontano, con la commozione della verità, quello che è successo.
Inoltre, è importantissimo aiutare i giovani a conoscere questa storia troppo spesso negata, sminuita o dimenticata.
Con l’evento “Una Rosa per Norma Cossetto” oggi commemoriamo una tra le pagine più tristi della storia d’Italia e vogliamo “ricordare insieme” il grande esempio di italianità e amor patrio che è rappresentato dalla giovane martire istriana.
Sono trascorsi 80 anni da quel lontano 1943. Cittadini, associazioni e enti locali, nel 2023 sono uniti per non far appassire quel bellissimo fiore cresciuto in fondo a una foiba...".

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