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Ivrea in Azione
26 Luglio 2023 - 10:15
Cari lettori, devo essere sincero,sono un pochino confuso e adesso vi spiego perché. Vabbè, non è una novità, ma provo a fare una sintesi se mi riesce. La maggioranza del consiglio comunale, per intenderci, laboratorio Civico, Viviamo Ivrea e Partito Democratico, continuano a portare in consiglio comunale interpellanze critiche, più che da maggioranza, sembrano da opposizione. Esempio : le strade dissestate, le foto delle buche, gli sfalci ecc ecc. Giusto per fare vedere tutto ciò che ad Ivrea non funziona. Che poi sono cose che possono affrontare e risolvere al loro interno. Cosa li hanno votati a fare, hanno il mandato per fare le cose, le facciano senza cantarsela e suonarsela ci verrebbe da dire...
Per non parlare delle mozioni politiche e ideologiche che sembrano prese da un copione usato e stra usato, che mette davanti a tutto e tutti linee di principio nazionale più che locale.
Tornando alle mozioni, ricordiamo che la prima mozione che la maggioranza ha presentato era priva di dispositivo ed è stata Azione a renderla più concreta attraverso degli emendamenti per dare un mandato chiaro al Sindaco e alla giunta, ricordate? Quella che prevedeva l’inserimento nell’agenda del Comune dello “stato di emergenza climatica” per far cosa non era per niente chiaro, anzi, nella forma non era neanche una mozione , come dissi nel mio intervento in consiglio, era un ordine del giorno con un dispositivo inconsistente e fin troppo generico.
Una di quelle cose che ti porta a parlare per mille ore dei problemi dell’ambiente, del clima, dei problemi dell’ambiente, del clima, dei problemi dell’ambiente, del clima, ah, dei problemi dell’ambiente, del clima, per chi non lo avesse capito, dei problemi dell’ambiente e del clima. Senza però dare soluzioni adeguate e concrete. Ma non è questo il tema, anche se mi piacerebbe approfondirlo prima o poi.
Passiamo all’altra mozione presentata dalla maggioranza (Laboratorio Civico,Viviamo Ivrea e PD) che ha come titolo “Inclusione dei Cittadini Stranieri”. Già il titolo e non solo, tende a sminuire tutto ciò che noi tutti come città abbiamo sempre fatto con politiche attive e concrete, dato che fanno parte del regolamento comunale e dello statuto, tipo l’elezione del consigliere straniero aggiunto, la consulta stranieri e le varie iniziative mai interrotte, la partecipazione ed il coinvolgimento delle diverse comunità straniere, anche nelle liste elettorali (per i naturalizzati), la cittadinanza onoraria con una vecchia delibera e tanto altro. Quindi? Perché creare sempre allarmismi e parlare di rischi di compromettere il percorso integrativo, di rendere più difficile la loro permanenza regolare sul nostro territorio bla bla bla...
La mozione della maggioranza chiede tre cose in sostanza: punto uno, la manutenzione del monumento commemorativo che si trova in prossimità del ponte passerella, dedicato alle vittime del mediterraneo, più l’aggiunta di una targa, punto che mi trova d’accordissimo anche se i problemi della passerella sono più complessi e mi sarei aspettato perlomeno una menzione, una fotografia più ampia che comprendesse non solo l’atto commemorativo, l’omaggio ai tanti, troppi morti in mare, ma una puntualizzazione anche sullo stato del ponte ciclopedonale e dei necessari ed eventuali interventi manutentivi per il ripristino (anche) della sicurezza. Una cosa non avrebbe escluso l’altra. Quella si che è una priorità, visto che viene attraversato da migliaia di persone a piedi e in bicicletta ogni giorno.
Andiamo al secondo punto: ripristino dell’ufficio per stranieri al fine del disbrigo pratiche necessarie alla loro permanenza regolare in Italia.
E qui ci addentriamo per snocciolare ciò che la maggioranza chiede per i cittadini soprattutto extra ue. Cari lettori, lo chiedo a voi, vi sembra normale che il nostro Comune si voglia sostituire alle attività economiche e voglia entrare in concorrenza?
Spieghiamolo meglio, oggi,dove possono andare i cittadini stranieri per il disbrigo delle loro pratiche, quale rinnovo del permesso di soggiorno per la maggiore, ricongiungimento familiare, familiare al seguito, richiesta della cittadinanza Italiana, ecc: nei patronati tutte le pratiche, in questura ad Ivrea all’ufficio stranieri (buona parte delle pratiche riguardo la regolarizzazione) nelle agenzie tutte le pratiche, dai liberi professionisti che si occupano di testo unico per l’immigrazione, ricorsi, impugnazioni, solleciti, accesso agli atti ecc... Insomma, possono andare a pagamento, o se vogliono ricevere un servizio gratuito possono andare nei patronati e in questura, anche se i patronati (per completezza) ricevono soldi dal governo per ogni pratica fatta.
Il sindaco Matteo Chiantore, attento alle spese con i soldi dei contribuenti (lo ha ribadito durante la mozione sul clima), come fa a ricevere una proposta poco chiara sull’impegno economico che comporta un servizio di questo tipo? .
Quindi? Di cosa stiamo parlando? Ci vogliono soldi e risorse umane dedicate al servizio.
Il sindaco Matteo Chiantore, attento alle spese con i soldi dei contribuenti (lo ha ribadito durante la mozione sul clima), come fa a ricevere una proposta poco chiara sull’impegno economico che comporta un servizio di questo tipo?
Apriamo anche uno sportello anziani per le pratiche pensionistiche, per le invalidità, per per i ricorsi?
Apriamo lo sportello per le famiglie, per l’isee, per i bonus e per altro?
Apriamo anche uno sportello giovani per il disbrigo delle loro pratiche?
Apriamo anche uno sportello per i disabili per le pratiche ASL?
Apriamo anche un ufficio vertenze e contenziosi?
Già che ci siamo possiamo anche aprire un ufficio che si occupa di affitti e pratiche auto!
Tanto per portare un esempio pratico e politicamente compatibile, il Comune di Torino e quello di Bologna non hanno un servizio simile, ci sarà un motivo credo. Torino ha uno sportello stranieri al fine esclusivamente informativo.
Quindi, visto e considerato che un Comune non può sostituirsi alle attività economiche e tantomeno fare concorrenza, proponiamo che venga istituito lo sportello (che può essere polifunzionale o meno) con attività di supporto per la permanenza regolare sul nostro territorio al fine informativo per il disbrigo, il che non significa investire tantissime ore per l’istruttoria ed il disbrigo delle pratiche. Altrimenti facciamo le pratiche per tutti coloro che ne hanno bisogno sostituendoci al patronato e al privato.
Al di là dell’area politica che governa, l’amministrazione è chiamata a svolgere attività di funzione pubblica ed esclusivamente comunale con servizi pertinenti, non può di certo sostituirsi alle attività economiche. Non esageriamo. Anche perché la Corte dei Conti potrebbe non essere d’accordo.
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