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Ivrea in azione
17 Luglio 2023 - 14:40
A Ivrea, le aree adiacenti la Stazione nella zona del Movicentro non sono luoghi sicuri, anche in pieno giorno. Molto spesso vi sono individui in stato di ebbrezza o che fumano tranquillamente non semplice tabacco, ed i passanti sono “costretti” a farsi un bel tiro di aerosol di chissà quale porcheria, erba? Boh...chi lo sa. Certo che dall’odore non è tabacco.
Le scale sia quelle che portano alla parte nuova che quelle in direzione sottopasso diventano concentrati e agglomerati fra chi fuma, chi bivacca e chi attende il consumatore di stupefacenti. Sia chiaro, non tutti spacciano, ma tanti si. E la gente inizia ad avere paura, se ti fermi più del dovuto in quella zona, ci sono soggetti che ti puntano, ti guardano, si avvicinano, ti sfidano con gli sguardi, non ti dicono nulla, te lo fanno solo capire che non sei gradito, ti studiano e cercano di capire se sei uno “sbirro”. In pratica, il normalissimo fruitore della zona deve solo transitare a testa bassa e di corsa, ma non può sostare. È capitato personalmente a me, più di una volta. Addirittura alcuni ti fanno pure la foto che probabilmente vengono usate impropriamente per capire nel dubbio chi tu sia.
È anche capitato altro cari lettori.
Giovedì 13 luglio verso le 14,30 due tizi con la bottiglia di birra in mano rivolgevano apprezzamenti volgari a due ragazzine che sono fuggite via spaventate, persone problematiche che bivaccano nei dintorni. Francamente non è un luogo che viene percepito come piacevole e rilassante, tutt’altro, lo dice (anche) l’avvocato Guido Cellerino, testimone del fatto sopracitato.
Non sono casi isolati, problemi nella zona ce né sono parecchi e sono sempre gli stessi: microcriminalità dedita allo spaccio di stupefacenti, baby gang fatte soprattutto di giovanissimi. Persone psichiatriche che “un giorno si e l’altro pure” si trovano di notte al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea a creare disordine fra medici, infermieri e pazienti, fino a quando non arrivano i carabinieri, anche loro, cosa possono fare oltre calmare gli impeti violenti di questi soggetti?
Torniamo alla Stazione e al Movicentro, so benissimo che le forze dell’ordine stanno monitorando la zona e di tanto in tanto vengono anche con l’unità cinofila. Come d’abitudine del nostro gruppo politico, non vogliamo limitarci alla critica o a sottolineare le cose che non vanno, oltre a ringraziare tutte le forze dell’ordine per quanto ogni giorno fanno, vogliamo proporre soluzioni definitive, una fra tutte una concreta sinergia fra Comune e Forze dell’Ordine.
Innanzitutto proponiamo al Sindaco di non trascurare il problema sicurezza, perché i cittadini iniziano ad avere paura ad attraversare alcune zone della nostra città. Eventi di microcriminalità ahimè, parrebbero in crescita ed è per questo che chiediamo al Sindaco di intervenire al più presto per rimettere l’Area della Stazione e del Movicentro in sicurezza riconsegnandola ai cittadini eporediesi, ai suoi fruitori, come?
Con un presidio fisso delle Forze dell’Ordine, un presidio costante, non limitandosi a recarsi li’ di tanto in tanto. Nelle grandi Stazioni o anche in quelle medie vi è la Polfer, e spesso ci sono pattuglie di militari.
Ivrea è “piccola” ma, nel suo piccolo presenta le stesse criticità, in scala ridotta, delle grandi stazioni. I frequentatori non possono essere lasciati in balia di persone pericolose e moleste. La Stazione ed il Movicentro non devono essere percepiti come “terra di nessuno”.
Dove si può tranquillamente fumare la cannetta o consumare dell’altro. Capita anche nei parcheggi sotterranei dove oltre al bivacco vi sono persone che si siringano e non credo che siano antidolorifici. Testimone un addetto alla sicurezza del parco commerciale adiacente. Direi anche basta!
Il Comune potrebbe offrire un locale del Movicentro alle Forze dell’Ordine, come supporto al fine del controllo fisso ed operativo della zona..
Quindi, torniamo alle proposte concrete, il Comune potrebbe offrire un locale del Movicentro alle Forze dell’Ordine, come supporto al fine del controllo fisso ed operativo della zona. Inoltre ci vorrebbe il ripristino dell’impianto di videosorveglianza a circuito chiuso (parrebbe non funzionante) che monitora e riprende tutta l’area, compreso la struttura che porta ai binari, anch’essa oggetto di degrado,atti vandalici e dedito allo spaccio di stupefacenti. Non capiamo come mai queste telecamere non facciano parte della manutenzione, se non fosse così, felice di essere smentito. Questo impianto di videosorveglianza può essere collegato ad un istituto di vigilanza e alle forze dell’ordine.
Poi forse bisognerebbe essere meno tolleranti e accondiscendenti, lo Zac su questo potrebbe darci una mano, e non permettere a questi individui l’utilizzo delle sedie che tranquillamente si portano dove vogliono oltre che sul sovrappasso verso i binari per sedersi comodamente a fare cosa?
Iniziamo a collaborare con l’obiettivo comune di insegnare il rispetto.
Voi lo fate? Personalmente con questo articolo ci sto mettendo la faccia, perché vivo costantemente la zona e dispiace davvero vedere una zona e una struttura perfetta a livello urbanistico, anche se con qualche pecca, che nel nostro immaginario può davvero essere un ponte di collegamento fra le multiculture che personalmente apprezzo, ma non possiamo per questo far finta di nulla e non far rispettare le regole di civiltà e legalità.
Riprendiamoci la Stazione di Ivrea ma soprattutto riqualifichiamola.
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