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Ivrea
27 Aprile 2023 - 12:09
Che ognuno si prenda i meriti che ha. Io ne ho uno. Di aver condotto in assoluto più confronti di altri con i candidati alla carica di sindaco della città Ivrea. Ben 4 dal 2008 ad oggi, senza soluzione di continuità, ed in vista c'è il quinto, nell'atrio del Movicentro, venerdì 28 aprile alle 21. Quasi da guinness mi verrebbe da dire. E siccome i giornali sono anche fatti di "storia", questa medaglia me la voglio appendere al petto.
Il mio primo confronto risale al 2008, in sala Santa Marta. Si sfidavano Carlo Della Pepa per il Centrosinistra (che alle primarie aveva battuto Alberto Avetta), l'avvocato Pio Coda per il centrodestra e poi Salvatore Rao per la Sinistra Arcobaleno, Alessandro Giglio Vigna per la Lega, Alberto Tognoli per la Lista dei cittadini e Giovanni Giulio Conti per la Fiamma Tricolore. Qualcuno se lo ricorda ancora?
Il dibattito del 2008
Finì, come tutti sanno, con la vittoria di Carlo Della Pepa, al secondo turno. Ma non finì del tutto lì considerando la carriera che poi fece l'attuale deputato Alessandro Giglio Vigna. Una carriera, a dire il vero, che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Quell'anno andarono a votare davvero in tanti, in più di 15 mila, ma il risultato venne dato fin dall'inizio quasi per scontato considerando che si arrivava da 10 anni di amministrazione di Fiorenzo Grijuela, uno dei sindaci più "vivaci" e "operativi" che la città avesse mai avuto. L'esito evidenziò una Ivrea letteralmente spaccata in due, ma con il centrodestra nel suo complesso troppo debole per poter anche solo aspirare ad una risicata vittoria.
Carlo Della Pepa nel confronto del 2008
Nel 2013 Carlo Della Pepa torna in campo puntando al secondo mandato consecutivo e costruendo intorno a sé la bellezza di 5 liste. La Voce raduna tutti nel grande cinema de La Serra. Una serata affollatissima e un confronto dai toni accesi con Della Pepa trasformato in pungiball e gli avversari agguerritissimi. La città lo premierà fin dal primo turno con il 53,65 per cento dei consensi. A sfidarlo si erano presentati in quattro. Di nuovo Alberto Tognoli con la lista dei Cittadini. E poi il giovane Tommaso Gilardini, il grillino Pierre Blasotta e la new entry Francesco Comotto. A votare si presentarono in poco più di 11 mila... ma anche in questo caso la vittoria era data quasi per scontata considerando l'evidente spaccatura del centrodestra e il non chiaro posizionamento politico dei cinquestelle e di Comotto.
E arriviamo al 2018, l'anno del "ribaltone" come qualcuno lo ebbe a definire, con il centrodestra che "inspiegabilmente" vince le elezioni al secondo turno trasformando una città di chiara tradizione di sinistra in un avamposto nel nord della Lega.
La Voce di dibattiti ne organizza addirittura due (che esagerazione) uno in Santa Marta e l'altro a San Bernardo. Seduti al tavolo ci sono Stefano Sertoli il candidato del centrodestra, Massimo Fresc del Movimento 5 stelle, Igor Bosonin di Casapound (oggi candidato nelle file della lega), Francesco Comotto con una coalizione civica decisamente spostata a centrosinistra e Maurizio Perinetti per il centrosinistra. La novità è proprio rappresentata dal centrodestra unito e compatto, poi premiato nelle urne.
Il dibattito a San Bernardo nel 2018
Venerdì 28 aprile ci ritroveremo tutti nell'atrio del Movicentro. A sfidare il sindaco uscente Stefano Sertoli che si ripresenta con una coalizione di centro, ci saranno Carlo Bravi (Popolo della famiglia), Andrea Cantoni (Centrodestra), Cadigia Perini (Unione Popolare) e Matteo Chiantore (centrosinistra).
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