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Castellamonte

Svelato il "Re Pignatun" che non ti aspetti...

Nella domenica di Carnevale è stato anche rivelato il nome di "Re Pintun"

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Il Re Pignatun del Carnevale è Giuseppe Tomaino

E’ Giuseppe Tomaino il “Re Pignatun” 2023.

L’ultimo segreto del Carnevale castellamontese è stato svelato  domenica 19 febbraio, al termine di un nuovo corteo dei figuranti lungo le vie del centro.

Il Re Pintun

Quella del Re Pignatun è una figura particolare: non un personaggio come gli altri, interpretato da un uomo in carne ed ossa, bensì un fantoccio di cartapesta, destinato ad essere bruciato la sera del Mercoledì delle Ceneri nel grande falò che concluderà i festeggiamenti.

Il Re Pintun ancora in incognito

Il pupazzo ha però le sembianze di un castellamontese noto, che viene a sapere di essere stato scelto solo al momento in cui il proprio simulacro, issato su un trattore, arriva in Piazza Vittorio Veneto e viene liberato dai teli scuri che lo ricoprivano.

Il Re Pignatun

Tomaino, 69 anni, imprenditore nel settore del marmo, è stato consigliere comunale ed assessore ma soprattutto – in tema di Carnevale - uno dei promotori del Comitato sorto nel 1984, dal quale nel ‘98 nacque la Pro Loco. Ne divenne presidente, ricoprendo quell’incarico fino al 2011. La sua gioia per la bella sorpresa è stata evidente e così l’emozione.

La proclamazione del Re Pignatun

Prima del Re Pignatun era stato presentato alla città un altro <sovrano>: il “Re Pintun”.

Ad eleggerlo il gruppo degli “Arduini” che avevano portato in piazza anch’essi il loro <fantoccio>. Sotto i drappi di stoffa  gialla e verde (i colori del gruppo) non c’era però un pupazzo di cartapesta bensì una più modesta riproduzione fotografica, con il volto del prescelto – il Primo Console uscente Andrea Massone - issato in cima ad una scopa. Invece di un piatto in ceramica come gli altri protagonisti del Carnevale, il Re Pintun ha ricevuto in omaggio  – che cosa ci si sarebbe potuti aspettare di diverso? – una… bottiglia color oro.  

Ospiti d’onore della mattinata sono stati i bambini del calcio castellamontese, i coscritti del 2005 ed un fedelissimo del Carnevale, Marco Peradotto, tamburo del Rione Maglio, che ha assistito a tutta la manifestazione benché impossibilitato a prendervi parte attiva per motivi di salute.

La benedizione dei fagioli grassi

Terminate le presentazioni e svelati i misteri, il corteo si è mosso nuovamente, sempre accompagnato dalla Filarmonica castellamontese, diretto alla Rotonda Antonelliana.

L'assaggio dei fagioli grassi

Dalla scalinata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, il parroco don Angelo Bianchi ha benedetto i fagioli grassi che i “fagiolai” avevano preparato lavorando tutta la notte.

Non si è risparmiato una scherzosa polemica sul fatto che in città il Carnevale si concluda il Mercoledì delle Ceneri: “Dite di avere un decreto che vi autorizza ma  non me lo fate mai vedere – ha esclamato suscitando risate divertite e divertite proteste - Per noi è il primo giorno di Quaresima, per voi l’ultimo del Carnevale… Io mi adeguo e dirò messa alle 7 per chi vorrà ricevere le ceneri, poi fate quel che dovete fare ma questo decreto non esiste da nessuna parte!”.  

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