Cerca

Ozegna

Nessun bambino deve rimanere indietro: parte il progetto per il contrasto al disagio biopsicosociale

Il paese riceverà dalla Regione Piemonte un contributo di 13.000 euro, che consentirà di attivare un progetto volto all’inclusione sociale per ridurre la povertà economica degli adulti di domani.

Ozegna

Il progetto è rivolto agli alunni della scuola primaria

Sono lieta di annunciare che il tuo comune potrà realizzare il progetto per il contrasto al disagio biopsicosociale e alla povertà educativa”, è questo l’incipit della lettera ricevuta da Sergio Baroli, primo cittadino di Ozegna. La comunicazione reca in calce la firma di Elena Chiorino, assessora all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte. Un responso positivo dunque alla richiesta di contributo - 13.000 euro - per un progetto ideato dal Comune di Ozegna con una visione a 360 gradi delle tematiche educative e sociali avente un chiaro obiettivo: quello di non lasciare indietro nessuno.

Sergio Bartoli, il sindaco di Ozegna. 



Ozegna si sta dimostrando un comune sempre più ‘virtuoso’ e attento ai bisogni di tutti i cittadini e capace di mettere in campo delle politiche sociali concrete. Un progetto importante dedicato alla scuola primaria, che lascia trasparire l’attenzione dell’amministrazione al benessere dei più giovani i quali, a causa di fragilità personali e talvolta di condizioni sociali sfavorevoli, a volte rischiano l'abbandono scolastico e un conseguente ritiro sociale. L'intento è dunque quello di garantire una proposta di offerta scolastica in contrasto alla povertà educativa dei bambini, che guarda con lungimiranza al futuro per creare le giuste basi che consentiranno di ridurre la povertà economica degli adulti di domani.

Monica Agostini, consigliera comunale di maggioranza

A parlarci del progetto è Monica Agostini, consigliera comunale di Ozegna, la quale, insieme al consigliere Riccardo Tarabolino, con il supporto del sindaco, dell’amministrazione e dei dipendenti comunali, ha lavorato sulla presentazione della domanda.

Nel progetto sono stati inoltre coinvolti: il dirigente della Scuola Primaria di Ozegna, insegnanti e i volontari del territorio come i  coniugi Prata e Enzo Morozzo. A supporto vi è stato anche il partenariato con il CISS38 di Cuorgnè, le associazioni "'L Gavason" e "Aladei", la biblioteca Civica di Ozegna, l’AIB e la SAOMS Ozegna.

Riccardo Tarabolino, consigliere di Ozegna, che con Monica Agostini ha collaborato alla stesura del progetto.

Abbiamo accolto l’avviso della Regione Piemonte – ha iniziato a spiegare Monica Agostini - e come amministrazione abbiamo pensato che potesse essere una buona occasione per partecipare perché ci avrebbe consentito di creare un progetto per i nostri bambini, in particolare quelli della scuola primaria di Ozegna. L’intervento è finalizzato alla realizzazione di percorsi inclusivi diretti a studenti con bisogni educativi speciali, ossia a soggetti che presentano delle situazioni di fragilità”, ha commentato la consigliera.
 
Monica Agostini ha poi specificato che “si prefigge come un progetto di due annualità, ossia il 2023 e il 2024 ed è rivolto a tutti i comuni piemontesi. Il comune di Ozegna si è classificato al 18esimo posto su 79 comuni che avevano presentato il loro progetto - ha sottolineato l’Agostini – Il nostro si potrà realizzare grazie al supporto del dirigente scolastico della scuola primaria, degli insegnanti e dei volontari da sempre attivi sul nostro territorio”, ha inoltre aggiunto la consigliera.
 
A prescindere dal finanziamento ottenuto, Monica Agostini fa inoltre sapere che avremmo attivato comunque il progetto, in quanto l’idea è nata da un concorso letterario nazionale, La Parola Ritrovata, che si svolge ad Ozegna in occasione dell’Anniversario dell’apparizione della Madonna: a giugno saranno 400 anni dalla costruzione del Santuario della Madonna del Bosco di Ozegna”. A proposito del concorso, la consigliera ha messo in evidenza che “la scuola si era prodigata affinché anche i bambini potessero partecipare per cui sono stati ideati appositamente per loro dei lavoratori di lettura e di storia. Questo permetterà ai piccoli partecipanti di approfondire anche la conoscenza del territorio in cui vivono, superando eventuali ostacoli e migliorando le loro capacità, attraverso strumenti digitali e modalità che nel loro ordinario non vengono attivate”.

A giugno saranno 400 anni dalla costruzione del Santuario della Madonna del Bosco di Ozegna.


Sempre nell’ottica dell’inclusione, Monica Agostini ha infine concluso che, grazie a questo progetto “avremo anche la possibilità di implementare la didattica con degli esperti come un insegnante di inglese, di musica, di storia del territorio, di didattica e di multimedialità. In pratica potremo espandere il progetto anche con altre attività, una sorta di ‘studio sul campo’, che potenzieranno il loro sviluppo favorendo le loro abilità personali, sociali, cognitive e metacognitive.”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori