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Ivrea

Una serranda "artistica" per Fasano. Il writer ha accettato la sfida

Succede in via Palestro a Ivrea

Una serranda "artistica" per Fasano. Il writer ha accettato la sfida

Diciamo che quella mattina qualche dubbio sull'arte a Franco Fasano, quando era arrivato davanti alla sua farmacia al civico 6 di via Palestro, qualche dubbio era venuto. A vedere quegli scarabocchi disegnati sulla serranda non s'era arrabbiato, non s'era stupito, non s'era messo a chiamare le Forze dell'Ordine. Una reazione, la sua, più che composta. Aveva preso carta e penna, o se si preferisce mouse e tastiera, e aveva scritto un messaggio all'anonimo writer.

"Carissimo, anche io come te amo la cultura , l’arte, ogni forma di espressione, soprattutto quella di strada, libera da condizionamenti di regime. Tutto ciò che rende più bella, più ricca, più degna la nostra, spesso povera, esistenza. A un patto però: che la renda davvero più ricca e più bella. Non deve essere imbrattamento fine a se stesso, incomprensibile ai piu. Senza uno scopo comunicativo di qualsiasi genere, celebrativo, provocatorio o decorativo. Purtroppo invece questo lo è!".

E poi la proposta per niente shockante: "Torna!!"

"Torna una notte, quella che vuoi, ti metto a disposizione la serranda per esprimerti come meglio credi. Ma deve essere “vera espressività. Deve trasmettere qualcosa. Bellezza, provocazione, deve sollevare meditazione e confronto, deve valorizzare la nostra città, il nostro sguardo, la nostra anima. Non ti pongo limiti, come è giusto che sia per un vero artista. Esprimiti, mostra il tuo talento se lo hai. E com’è giusto il talento va premiato. Presentati nei giorni successivi al compimento dell’opera con una prova (una foto in tempo reale va benissimo) e ci saranno per te 100€. Con sincera simpatia...".

Una sfida? Il forte desiderio di umiliare il presunto artista? O solo il forte desiderio di arrendersi di fronte ad un capolavoro?

La notizia è che il writer ha accettato la sfida. S'è presentato al farmacista e ha ridipinto la serranda...

"Tutto è bene ciò che finisce bene - commenta oggi Fasano - Grazie di esserti ripresentato. Ci siamo conosciuti,ci siamo guardati negli occhi, ci siamo stretti la mano. Insieme abbiamo dimostrato che si può non urlare,non imprecare, non odiare anche dopo un evento che ai più può apparire non proprio “ civile”….. L’opera non è esattamente nelle mie corde, ma forse è dovuto al fatto che ho qualche decina d’ anni più di te e d’altro canto ti avevo concesso la totale libertà espressiva …. Buona strada ragazzo!"
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