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Borgofranco d'Ivrea

Giro o Raggiro d'Italia? I cittadini vogliono risposte e in paese spunta un curioso volantino..

Dopo le dimissioni in maggioranza, la polemica sul Giro d'Italia non accenna a fermarsi

Giro d'Italia 22 (foto d'archivio)

Giro d'Italia 22 (foto d'archivio)

La polemica cominciata due settimane fa in consiglio comunale a Borgofranco d’Ivrea non accenna a fermarsi e, in paese, il Giro d’Italia continua a creare problemi. 

La kermesse ciclistica, a inizio della scorsa settimana, ha mietuto le sue due prime vittime: l’ex capogruppo Andrea Cantoni e l’ex assessore Liliana Blasutta che, nell’ambito del consiglio comunale, hanno rassegnato le loro dimissioni.

L'ex capogruppo Andrea Cantoni e l'ex assessore Liliana Blasutta

Il Sindaco ci ha candidati come giro di tappa senza dirlo a nessuno: questa è stata la decisione di una singola persona, non il frutto di un ragionamento collettivo. Cosa ci guadagna la nostra città? E da dove prenderemo i soldi per partecipare alla manifestazione? Non abbiamo alberghi e strutture per accogliere una massa del genere di persone” motivavano Cantoni e Blasutta, chiedendo l’eliminazione di Borgofranco come tappa del Giro d’Italia (richiesta condivisa, per altro, da tutta la maggioranza, vice-sindaco compreso).

“La maggioranza era stata informata della candidatura e, dopo aver ottenuto il Giro, io ero vincolato alla segretezza fino alla presentazione ufficiale (avvenuta il 17 ottobre a Milano, ndr)” ribatteva il primo cittadino Fausto Francisca

A sinistra, Fausto Francisca, sindaco di Borgofranco, alla presentazione delle tappe del Giro d'Italia il 17 ottobre a Milano

Nel corso dei dibattiti, poi, il Sindaco era riuscito a portare “dalla sua” tutto il resto della maggioranza e, confermata la presenza del Giro in città, sembrava che le acque si fossero calmate. A inizio della scorsa settimana, però, le polemiche sono ricominciate e, questa volta, ad esporle sono stati i borgofranchesi. 

“A lavoro i colleghi mi hanno detto: siete ricchi a Borgofranco, potete permettervi di ospitare il Giro d’Italia. Inizialmente ho pensato: beh, per noi questo è un gran colpo, una bella pubblicità. Dopo un po’, però, ho iniziato a chiedermi: tutto questo non sarà mica gratis. Quanto costerà salire sulla giostra? - scrive in una lettera indirizzata alla minoranza Paolo Bellini, borgofranchese - sono anni che ci dicono che il Comune non ha soldi, adesso sono stati trovati per magia? I responsabili del servizio comunale dicono che sarà necessario aumentare IMU e IRPEF, ma il Sindaco continua a dire di no. Chi avrà ragione? Mi chiedo in che mani siamo”.

Detto fatto, la minoranza non è rimasta con la mani in mano: la lista civica Insieme per Borgofranco ha stampato un volantino e cominciato a distribuirlo per le vie del paese. 

Il volantino stampato (e distribuito in paese) dalla lista civica Insieme per Borgofranco

Giro o raggiro d’Italia? Il preventivo di spesa per la partecipazione ammonta a 200mila euro. Da dove li prendiamo questi soldi? Aumentano IMU e IRPEF? Ridurranno i servizi ai cittadini? Al momento del voto sei componenti della maggioranza (che avevano firmato chiedendo di non partecipare al Giro) hanno ritrattato, come mai? Vogliamo spendere tutti questi soldi per una mezz’ora di notorietà nel momento in cui luce e gas aumentano senza controllo? si legge sul volantino, con tanto di stoccata finale “Borgofranco c’è (frase perennemente usata da Francisca nella condivisione di post su FB) e vuole risposte”. “È un invito per i cittadini a riflettere” commenta il consigliere di minoranza Elisa Ierace

Effettivamente, le domande che non trovano risposta sono tante; una cosa, però, è certa: in quel di Borgofranco, a qualche mese dalla partenza del Giro, il clima è tutt’altro che sereno e la situazione non accenna a migliorare. 

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