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03 Giugno 2021 - 11:17
Arteria stradale “centrale” che attraversa Valperga in tutta la sua lunghezza.
Mai toponomastica fu più azzeccata! Via dei Martiri o del martirio perché tale è considerata da tutti i cittadini residenti. Doppia curva all’inizio e tripla alla fine (verso Cuorgnè, fa impazzire di delirio automobilisti e motociclisti (centauri?). Una cascata di ormoni li stimola a pigiare sull’acceleratore dei loro veicoli, mentre schiumano inebetiti nei loro caschi protettivi.
Un rumore assordante fa loro da cornice ad un traguardo inesistente. Non si è mai visto o sentito un dibattito pubblico in merito. Di tanto in tanto qualche vigile fa la sua apparizione…più per il bar, non una sosta prolungata. Ho letto e riletto varie volte progetti / programmi delle varie coalizioni politiche che si sono succedute in 30 anni, neanche l’ombra di un asterisco.
Segno evidente che “non si volevano agitare le acque”. E si! Non essendo la zona popolosa, non è considerata un bacino di voti a cui attingere, ne tanto più la presenza d’un caposcala ad infervorire gli animi. Elencare le malversazioni, discrasie, carenze di protezione per i pedoni… sarebbe un lungo elenco.
Tutto è concentrato in poche centinaia di metri: cinema, scuola, negozi di vario genere, banca e assicurazione. Che fare? È chiaro che un cambiamento radicale non si può ottenere, né è pensabile, ma un intervento diretto ed immediato sulla strada è possibile e lecito.
La vicina Oglianico sapientemente ha semaforizzato i punti cruciali della sua via centrale, Salassa ha posto il senso unico alla strada maestra.
Cuorgnè, la blasonata per tanti meriti, ha persino ghettizzato il centro cittadino, in 2 lotti, uno a pagamento ed uno libero per l’assedio in cerca di un posto auto.
Le conseguenze sono visibili quotidianamente: liti , discussioni, battibecchi,continuo girare tra le file alla vana ricerca di uno stallo. Posto quindi il quesito, è doveroso dare un suggerimento.
- Inserire nel piano urbano della mobilità sostenibile la trasformazione di via Martiri della Libertà in “zona 30 km/h” con la contemporanea istituzione di una nuova viabilità basata sul senso unico a scendere.
- Introduzione / rifacimento di marciapiedi a “larghezza umana”.
- Segnaletica verticale, orizzontale e luminosa.
- Dissuasori visivi e fissi atti a garantire l’accessibilità e la mobilità ai soggetti più svantaggiati.
Il tutto , naturalmente senza preclusione alcuna coinvolgendo e prendendo in considerazione le richieste e le necessità di chi potrebbe vivere con disagio tale scelta.
Gruppi di “no a tutto” alzeranno le loro barriere, chiederanno interventi divini, si copriranno la testa con cenere, sarà un susseguirsi di dinieghi. Saprà l’Amministrazione attuale onorare con un “ atto di coraggio” il suo ruolo e le sue funzioni verso tutti ripeto tutti i cittadini?
Non adombri il problema con giustificazioni inique. Non si lasci “impacchettare” o “catechizzare” con futili e servili motivazioni di puro interesse di categorie. Valperga nella sua totalità merita rispetto. Seguiremo con vivo interesse l’evolversi del problema.
Paolo Salemi
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