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Il dibattito

"La rotonda per noi sarà un problema": di fronte alla nuova opera i cittadini non ci stanno

L'opera costa 475mila euro e nasce da una convenzione Comune - Città metropolitana

Giuseppe Carroccetto

Giuseppe Carroccetto

"La nuova rotonda creerà un fiume d'acqua quando pioverà". Ci sono alcuni cittadini, residenti attorno alla porzione di Direttissima interessata dalla realizzazione della nuova rotonda attualmente in cantiere, che si ritrovano perfettamente in questo virgolettato. La rotonda verrà realizzata a Cafasse all'incrocio tra la Direttissima e via Monasterolo.

L’intervento è gestito insieme alla Città Metropolitana, e il Comune di Cafasse ha stanziato come risorse proprie 95mila euro, mentre i restanti fondi sono un contributo dell'ente di area vasta che ammonta a 175mila euro circa ed un contributo ministeriale di 205mila euro. Per un totale di 475mila euro.

Uno degli abitanti è Giuseppe Carroccetto. Carroccetto guarda i lavori di realizzazione della nuova opera, in questo momento in cantiere, e le sue preoccupazioni aumentano.

A La Voce racconta anche che "per noi uscire sulla Direttissima la domenica sarà un vero problema". Per lui come per molti altri, "sarebbe stato meglio delocalizzare la rotonda all'incrocio tra via Montebasso e corso IV Novembre, dove ci sono incidenti frequenti ed è difficilissimo attraversare".

Carroccetto spiega anche come "la rotonda è un'opera inutile per le famiglie della zona, che peraltro toglierà degli introiti al Comune". Introiti che il Comune otteneva fino ad oggi tramite il Vista Red che regola quell'incrocio. 

"Il Vista Red poteva essere migliorato, ma la situazione era stabile e in sicurezza"

"Il sindaco e la sua maggioranza hanno deciso di mettere mano ad una situazione stabile ed assolutamente in sicurezza per, a detta loro, migliorare l'intersezione e renderla più sicura". Così Rinaldo Scarano, consigliere di minoranza e capogruppo di Progetti in Comune, da sempre contrario alla realizzazione dell'opera.

Alla domanda di Scarano su quanti incidenti ci fossero stati dalla messa in funzione del vista red sul semaforo esistente la risposta in consiglio è stata, per lui, "decisamente fumosa. In seduta mi è stata fornita una mappa con dei punti rossi che non individuavano in maniera precisa il luogo degli incidenti".

Rinaldo Scarano, consigliere di opposizione

Fu l'amministrazione precedente a quella di Marietta, che includeva anche Scarano, a inserire il vista red all'incrocio, e per il consigliere di minoranza infatti bisognava investire di più sul dispositivo di controllo.

"Il semaforo con vista red poteva essere sicuramente migliorato - spiega - inserendo un contatore per dare agli automobilisti un'idea più puntuale  di quando sarebbe scattato il rosso o prolungando l'area pedonale (già in progetto dalla precedente legislatura)  in maniera tale da  accompagnare i pedoni fino al concentrico, ma eliminarlo in questo modo addirittura espropriando alcune aree private non risolve alcun problema, anzi, al limite ne crea".

Il tema era finito in consiglio più volte. Scarano aveva esposto il problema proprio in quella sede: "Rischiamo nei giorni di maggior affluenza di turisti in valle di non riuscire ad uscire da Cafasse in direzione Monasterolo e viceversa" aveva detto.

Il sindaco di Cafasse Daniele Marietta



La risposta dell'Assessore alla viabilità Enrico Capucchio aveva fatto discutere: "Al massimo avremo un po' di disagi dalle dieci a mezzogiorno". "Credo fortemente - dice Scarano - che un'amministrazione debba operare per risolvere problemi e non per creare disagi con opere costose che non portano benefici ai propri cittadini".

Il semaforo, infatti spezzava il traffico veicolare in direzione Lanzo e Torino e viceversa agevolando le uscite dalle strade Comunali sulla sp1 (Via Droetto, Via Vigne, Via Montebasso e via Roma oltre a via Monasterolo). "Con la rotonda, eliminando un blocco di quel tipo, il rischio di ritrovarci un serpentone ininterrotto di automobili da aprile in avanti il sabato e la domenica è decisamente alto - dice Scarano - così come la difficoltà di uscita da tutte le strade di Cafasse che si affacciano sulla Provinciale"

Il progetto della rotonda

Anche per Scarano sarebbe stato meglio sistemare la rotonda altrove: "Via Montebasso per esempio, sarebbe stato il posto ideale per ubicarla, ma l'amministrazione Comunale non era del nostro stesso avviso ed  ha deciso di dare priorità alla posizione dove attualmente stanno edificando l'opera".

Come aveva già chiarito in un post ditribuito alla popolazione tramite i social, Scarano ritiene che "gli unici vantaggi che porterà saranno per i turisti che avranno una strada libera e potranno passare da Cafasse senza blocchi, ci sarà forse qualche beneficio per l'attraversamento da un'attività commerciale all'altra ma quest'opera in ogni caso, non risolverà il problema delle attività commerciali sulla  sp1 e gli incidenti sull'arteria venaria lanzo continueranno ad esserci, sperando almeno di riuscire a mantenere lo stesso grado di sicurezza che era stato raggiunto con il vista red abbinato al semaforo".

Ad ogni modo, "se l'amministrazione reputerà un giorno di aver fatto la scelta sbagliata non  potrà più tornare indietro".

"La rotonda è un primo intervento per migliorare la sicurezza"

Di tutt'altro avviso Daniele Marietta, primo cittadino cafassese. "I lavori di realizzazione della rotonda sono a buon punto, a brevissimo verrá riaperta la direttrice Monasterolo Cafasse e si passerà alla realizzazione della restante parte dei lavori. La rotonda è un primo intervento concordato con la Città Metropolitana per un maggiore sicurezza dei flussi del traffico e della gestione degli accessi alle attività, sicuramente saranno necessari altri interventi nel prossimo futuro lungo la SP1 sul territorio di Cafasse sempre in ottica sicurezza".

Il progetto, aggiunge Marietta, "oltre alla rotonda prevede un camminamento a scendere verso Cafasse su Via Monasterolo, un camminamento su Via Monasterolo dalla parte della SP181 ed un attraversamento pedonale vicino alla rotonda".

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