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VENARIA REALE. Fanno saltare il bancomat nella notte, bottino da quantificare

VENARIA REALE. Fanno saltare il bancomat nella notte, bottino da quantificare

Torna a colpire la banda dei bancomat

VENARIA REALE. La “banda della marmotta” torna in azione. Nella notte di martedì 14 dicembre, infatti, i malviventi hanno preso di mira la filiale della banca “Carige” di via San Marchese 1 a Venaria.
Attorno alle 3, i banditi hanno utilizzato un piccolo parallelepipedo in ferro riempito di polvere esplosiva, infilato poi nella bocchetta del bancomat grazie ad un palanchino, e poi fatto esplodere. Ma qualcosa è andato storto. Perché nonostante il bancomat sia stato sventrato, dei soldi neanche l’ombra. Probabilmente i ladri sono stati disturbati a seguito dell’esplosione o da qualche automobilista o da qualche residente che si è svegliato proprio a causa del boato. “Sembrava una bomba. Un rumore pazzesco. Ha svegliato persino i bambini, così come la maggior parte del vicinato”, hanno raccontato al mattino alcuni residenti. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria e gli artificieri. I militari hanno provato a cercare tracce nell'area dell'esplosione e ora stanno capendo quale miscela sia stata utilizzata per far saltare il bancomat. Intanto, i militari della Reale hanno preso possesso delle immagini del sistema di videosorveglianza. I danni sono ingenti e la banca è stata costretta a chiudere al pubblico. L’ultima volta che una banda ha provato a far esplodere un bancomat nella Reale è datata maggio 2017, quando i ladri avevano fatto esplodere il bancomat della filiale della banca “Monte dei Paschi di Siena” presente in viale Buridani, nel cuore del centro di Venaria.
Sempre con lo stesso metodo, e sempre nel cuore della notte, i malviventi erano riusciti a razziare la bellezza di 10mila euro, fuggendo poi a bordo di una macchina di colore bianco, che per tutto il tempo del “lavoro” è stata parcheggiata fuori dalla banca. E, pochi giorni dopo, era stato preso di mira il bancomat dell’Unicredit presente nel municipio di Givoletto e facendo crollare, per via dell’esplosione, il muro della sala consiliare.
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