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01 Ottobre 2024 - 22:41
Il dibattito sull'uso di animali nei circhi ha acceso nuovamente le discussioni in città, dove una petizione cittadina ha sollecitato il confronto sulle implicazioni morali legate agli spettacoli itineranti che sfruttano animali. Si tratta di una battaglia per la giustizia e la dignità portata avanti da centinaia di persone, ma che si è trovata ancora una volta a scontrarsi contro il muro eretto dalle istituzioni chivassesi. L’attivista Marco Riva Cambrino, voce importante nel panorama animalista, ha espresso il proprio punto di vista su questa vicenda, denunciando come la partecipazione democratica rischi di essere silenziata.
"La questione etica dell’utilizzo di animali nei circhi non è una tematica secondaria", ha affermato Riva Cambrino. "Centinaia di cittadini si sono mobilitati per chiedere che il Consiglio Comunale discutesse l’assegnazione di spazi pubblici a spettacoli che sfruttano gli animali. Tuttavia, la Conferenza dei Capi Gruppo ha deliberatamente evitato di inserire la petizione all’ordine del giorno, negando di fatto un confronto democratico".
Durante il Consiglio Comunale del 30 settembre, il Sindaco Claudio Castello ha giustificato la scelta della Conferenza, definendo le critiche come "polemiche strumentali". Tuttavia, l’attivista chivassese non ha esitato a sottolineare l’intento di queste dichiarazioni: "Un atteggiamento che sminuisce le opinioni contrarie e soffoca il dibattito aperto e democratico". Ha poi aggiunto: "L'esclusione dall'ordine del giorno ha impedito un confronto democratico e costruttivo. Le affermazioni del Sindaco, fatte in assenza di contraddittorio, sono state quindi scorrette e inopportune".
Claudio Castello, sindaco di Chivasso.
Nonostante le difficoltà, uno spiraglio di speranza sembra profilarsi. Il primo cittadino ha annunciato che il Comune accelererà l’iter per un nuovo regolamento che disciplini l’uso di animali negli spettacoli circensi. “Sebbene il confronto sia stato negato”, osserva Marco Riva Cambrino, "la pressione esercitata dai cittadini ha portato a un piccolo ma significativo progresso: l’impegno dell’amministrazione a stilare un regolamento che garantisca il benessere degli animali. Ora è fondamentale continuare a vigilare affinché queste promesse si concretizzino".
Tuttavia, l’attivista ha avvertito che il cammino è ancora lungo. "Da un lato si discute di regolamenti comunali, dall’altro ci si scontra con una normativa nazionale obsoleta, la legge 337 del 1968, che consente ancora l’utilizzo di animali nei circhi. Fino a quando non ci sarà una legge nazionale più rigorosa, i regolamenti locali rimarranno fragili e facilmente impugnabili".
Uno degli elementi più critici di questa vicenda riguarda il modo in cui la petizione è stata gestita dall'Amministrazione chivassese. "È stato negato il diritto a un confronto democratico e trasparente," accusa Riva Cambrino. "Il Consiglio Comunale è il luogo naturale dove discutere le istanze dei cittadini, ma sembra che per questa amministrazione le priorità fossero altre".
Il chivassese Marco Riva Cambrino, attivista animalista.
L'attivista ha poi ricordato esempi del passato in cui altre amministrazioni hanno dimostrato maggiore apertura verso la partecipazione popolare. "Pensiamo alla questione della discarica dei Pogliani", ha spiegato. "All’epoca, una giunta di colore politico opposto all’attuale accolse le richieste dei cittadini e portò alla redazione di un documento condiviso e votato all’unanimità”.
Nonostante la delusione per l’atteggiamento dell’attuale amministrazione, l'animalista chivassese, determinato a non cedere, ha suggerito: "In attesa di una legislazione nazionale più severa, possiamo agire a livello locale, come hanno fatto città come Roma e Piacenza. I regolamenti comunali possono vietare l’uso degli spazi pubblici per spettacoli con animali, e Chivasso ha la possibilità di seguire questo esempio".
Le parole di dell’attivista Marco Riva Cambrino riecheggiano come un appello alla resistenza: "La nostra battaglia non si ferma qui. Vigileremo affinché Chivasso approvi un regolamento che protegga gli animali, ma soprattutto continueremo a lottare per far sentire la voce di chi non può parlare. Non possiamo permettere che la volontà dei cittadini venga ignorata”.
La lotta per la tutela degli animali nei circhi non riguarda solo Chivasso, ma richiama valori universali come il rispetto della vita, la dignità e la giustizia. È una battaglia che non possiamo permetterci di perdere.
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