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Chivasso
15 Luglio 2024 - 14:50
Silvio Berlusconi, a cui verrà intitolato l'aeroporto
In un Paese dove persino l'intitolazione di un aeroporto sembra diventare una questione di Stato, la recente decisione di dedicare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ha scatenato un vero e proprio teatro dell'assurdo. Le reazioni non si sono fatte attendere, soprattutto da quella sinistra che non perde occasione per ribadire la sua avversione nei confronti del Cavaliere.
L'aeroporto di Milano Malpensa è al centro delle polemiche per la decisione di intitolarlo a Silvio Berlusconi.
In prima linea contro questa scelta troviamo l'assessore all'Ambiente del comune di Chivasso, Fabrizio Debernardi, che l'11 luglio scorso ha deliziato i suoi seguaci su Facebook con una perla di saggezza ecologica: “È risaputo che l'aereo è il trasporto più inquinante al mondo e sarebbe giudizioso farne un uso molto parco. Se poi si considera che qualche aereo partirà da un aeroporto lombardo intitolato ad un innominabile il tutto diventa tossico. Se dovessi mai volare in aereo partirò certamente da Caselle ‘Sandro Pertini’”. Parole, quelle di Debernardi, condite di moralismo.
Fabrizio Debernardi, assessore all'Ambiente del comune di Chivasso entra in polemica su FB per l'intitolazione dell'aeroporto di Milano a Silvio Berlusconi.
Ma la risposta della capogruppo di Forza Italia a Chivasso, Clara Marta, non si è fatta attendere. Con una punta di ironia che taglia come un rasoio, Marta ha ribattuto: “Devo dire che mi hai quasi fatto sorridere con il tuo commento. Berlusconi, indipendentemente dalle opinioni personali, è stato una figura centrale nella politica italiana: come ben sai, ha ricoperto più volte la carica di Presidente del Consiglio. Vorresti forse negare il suo impatto sulla storia politica del paese?”. Touché, cara Marta!
Clara Marta, consigliera d'opposizione del comune di Chivasso e capogruppo di Forza Italia.
Ma non finisce qui. L'assessore Debernardi sembra vivere in un mondo in cui cambiare il nome di un aeroporto può magicamente ridurre le emissioni di CO2. Come ha giustamente osservato Clara Marta, “Pensi che volare da un aeroporto con un nome diverso possa rendere il volo meno inquinante? Forse preferisci immaginare un decollo da un APT che porta il nome di Pertini piuttosto che di Berlusconi, ma alla fine della giornata, il carburante bruciato è lo stesso, caro assessore”, ha concluso la consigliera.
E mentre la sinistra si agita come un pesce fuori dall'acqua, l'ironia della situazione raggiunge nuove vette quando un cittadino si rivolge a Clara Marta con una comparazione a dir poco azzardata. Accostare “l'integrità e dignità morale e politica pubblica e privata di Sandro Pertini” alla “discutibile opinione su Silvio Berlusconi” è, secondo il cittadino, come domandarsi “perché l'aeroporto Falcone Borsellino Punta Raisi non è intitolato a Totò Riina”. Sì, avete capito bene, Totò Riina!
Totò Riina è stato un mafioso e terrorista italiano appartenente all'organizzazione malavitosa 'Cosa nostra'.
Marta, senza perdersi d'animo, ha replicato con un affondo: “La demonizzazione post-mortem di Berlusconi (sarebbe come intitolare a Totò Riina…) che mette sullo stesso piano un pluriomicida capo di Cosa Nostra e un presidente del Consiglio che ha avuto funerali di Stato alla presenza di Mattarella, dimostra il livore delle sinistre: 'Processiamo Berlusconi anche da morto'”, ha puntualizzato la capogruppo di FI.
Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e politico italiano, quattro volte Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e fondatore del gruppo Fininvest.
Oggi, dalle 18, in piazza Città di Lombardia, sotto il Palazzo della Regione, si terrà una manifestazione organizzata dai Giovani Democratici della Lombardia. All'evento hanno aderito anche il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico, l'Alleanza Verdi e Sinistra, e altre realtà civili come i Sentinelli. Una coalizione variegata, unita dalla comune opposizione all'intitolazione a Berlusconi. Anche la CGIL sarà presente, dimostrando che non c'è modo migliore di onorare il diritto al dissenso che contestare una dedicazione controversa.
E mentre la sinistra colleziona firme su Change.org e valuta ricorsi al Tar, a Chivasso Clara Marta e la sua ironia rimangono un faro di lucidità in un mare di polemiche pretestuose. “Come tutti i grandi uomini che hanno fatto grandi cose, Berlusconi o lo amavi o lo odiavi”, conclude Marta. E forse, in un Paese che troppo spesso si dimentica della propria storia, non fa poi così male ricordare che il volo continua, indipendentemente dal nome che porta l'aeroporto. Che si tratti di un 'innominabile', di un santo patrono o di un calciatore, la verità è che l'aereo decollerà comunque. E, forse, mentre la sinistra si consuma nelle sue diatribe, dovremmo semplicemente alzarci in volo, godendoci lo spettacolo dall'alto.
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