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Cavagnolo

Letture per gli anziani: il paese della Città Metropolitana pioniere per “Torino che legge”

La manifestazione, che si è svolta a Torino, ha avuto un appuntamento anche nella RSA Cesare Pavese di Cavagnolo

Cavagnolo unico comune della Città Metropolitana presente a “Torino che legge”

Da destra Franco Sampò, Silvano Vallesio, Elena Rodionova, Angelo Finiguerra, Stefania Canil e Alessandra Iatarola

In concomitanza con la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, martedì 23 aprile la RSA Cesare Pavese di Cavagnolo ha partecipato al fitto programma della manifestazione Torino che legge, progetto della Città di Torino e del Forum del Libro, in collaborazione con il Club UNESCO. Un programma fatto di incontri, lectio magistralis e letture ad alta voce, che si sono svolte nelle Biblioteche Civiche cittadine, come la Italo Calvino dove la dottoressa Martina Evangelista presidente dell'associazione LaAV-Letture ad Alta Voce ha tenuto una lezione, all'interno di alcune RSA come la Residenza Valgioie, negli istituti scolastici come il Santorre di Santarosa e in alcuni spazi all'aperto di Torino come il parco Ruffini.

Il salone della RSA Cesare Pavese, allestito per l'occasione, era pieno non solo di ospiti residenti nella struttura, ma anche di parenti, invitati dalla direttrice della RSA Elena Rodionova ad assistere all'evento. La direttrice, entrata in carica a metà marzo, ha colto l'occasione di questo appuntamento per presentarsi agli ospiti della Residenza e alle loro famiglie.

Presente anche l'assessore dell'amministrazione comunale Silvano Vallesio e l'ex sindaco di Cavagnolo Franco Sampò della UniTre Cavagnolo.

Alla RSA Cesare Pavese il titolo scelto per l’evento è stato Il sentiero delle letture. Il volontario del Circolo di Torino LaAV-Letture ad Alta Voce e collaboratore del nostro giornale Angelo Finiguerra ha letto brani tratti dal libro di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno. Il Circolo torinese LaAV svolge letture nella struttura ogni martedì pomeriggio da metà gennaio. Complice la ravvicinata data del 25 aprile, la scelta è confluita su un testo che parlasse di guerra, dando agli ospiti la possibilità di partecipare così ai festeggiamenti per la Giornata della Liberazione dall'occupazione nazifascista.

Il romanzo infatti parla di guerra, ma lo fa da un punto di vista inusuale, cioè dagli occhi di un bambino di 10 anni, Pin, il protagonista, scelta condivisa dai partecipanti.

“Mi è piaciuto molto”, ha dichiarato Sampò, “questo raccontare la guerra dal punto di vista di un bambino, dando in questo modo anche un taglio meno pesante a una vicenda dolorosa.”

Dopo le letture alcuni ospiti hanno recitato poesie, ballato e cantato Bella ciao insieme ai parenti e al personale impiegato all'interno della Residenza.

Al termine, un lauto rinfresco fatto di salatini, panini farciti, dolci e bibite ha chiuso un pomeriggio trascorso in allegria.

La direttrice Elena Rodionova a fine manifestazione ha preso il microfono per ringraziare tutti i partecipanti presenti nel salone, dando un arrivederci ad altri appuntamenti, visto l’avvicinarsi della stagione estiva, che si svolgeranno nel bel cortile della struttura, dove un grande ombrellone è stato fissato al centro di uno spazio tra panchine e prato.

“Quando entro qui dentro”, ci dice ancora l'ex sindaco Marco Sampò, “provo sempre una gioia incalcolabile. Vedere questi anziani che hanno una casa, dentro la quale trascorrere sereni la loro vecchiaia e aver assistito all’amore che questo luogo oggi ci ha mostrato con semplicità, mi riempie di gioia.”

Anche la direttrice Elena Rodionova visibilmente contenta, commenta ironicamente: “Sono davvero felicissima per questa giornata. Spero solo che tutti abbiano compreso il mio italiano non perfetto.”

Entusiasti del pomeriggio anche la giovane direttrice sanitaria Stefania Canil, Alessandra Iatarola Ambassador ESG e il simpatico manutentore Giuseppe Granà, tutti artefici del successo che ha riscosso l’evento.

Anche gli ospiti e i loro parenti hanno partecipato con molto interesse e coinvolgimento.

“L’assistenza dei nostri anziani,” ci dice la direttrice sanitaria Stefania Canil, “é un lavoro che tocca tanti aspetti e, se da un lato, è fondamentale prestare molta attenzione alla salute fisica, occasioni come queste sono un modo per prendersi cura del loro benessere emotivo e per ricordarci la loro grande importanza per la comunità.”

“Bravi tutti, complimenti,” dichiara una parente di un ospite della RSA, “è proprio di questo che hanno bisogno gli anziani della struttura, che questo posto offra loro attività e svago, per tenerli vivi. Grazie anche a tutto il personale, siete riusciti a creare un ambiente vivo.”

Un'anziana ospite della RSA Cesare Pavese ci saluta con questa frase:

“Stasera pregherò per tutti voi prima di andare a dormire, per ringraziarvi del bel pomeriggio insieme.”

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