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Chivasso
24 Giugno 2023 - 16:36
L'artista e ideatore della mostra Salvatore Pronestì insieme Beatrice, la figlia del compianto Franco Borghesio, autore delle inimitabili opere in esposizione alla mostra tutta chivassese.
Grande successo per la mostra di pittura a scopo benefico in memoria del pittore chivassese Franco Borghesio, scomparso nel 2009. All’inaugurazione, tenutasi venerdì 23 giugno 2023 presso la Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso di Castelrosso, sono accorse numerose persone, con code sotto al dehors antistante la sala, per ammirare i capolavori del compianto concittadino, un’artista dalla personalità “emblematica per la sua intensa attività pittorica, rivolta all'interpretazione del paesaggio nel suo splendore, ricondotto ad ogni impressione fenomenica nei mutevoli stati d'animo”, come lo ha magistralmente tratteggiato il critico d’arte Carla d'Aquino-Mineo, presidente del Centro Accademico Maison d'Art di Padova, nell’opuscolo intitolato “Archivio storico dell'arte italiana. I grandi autori del ‘900”.
La mostra, organizzata dall’artista chivassese Salvatore Pronestì, insieme al Circolo Acli di Chivasso, grazie ai dipinti che Beatrice, la figlia di Franco Borghesio, donò dopo la morte del padre agli ideatori del progetto “Alzheimer caffè”, realizzato nel 2015 in collaborazione con ASL TO4, Unitre Chivasso, US Acli Torino, ANPI Sezione chivassese Boris Bradac, per offrire uno spazio accogliente e aperto alla socialità per le persone affette da Alzheimer, per i loro familiari e le persone che si prendono cura di loro.
Lo scopo della mostra è stato quello di raccogliere fondi per poter continuare a portare avanti “Alzheimer caffè”, un progetto di grande importanza sociale, impattante sulla comunità. Salvatore Pronestì, emozionato per il successo ottenuto dall’iniziativa, si è dichiarato a dir poco entusiasta: “Sono molto felice dell’interesse che i visitatori hanno mostrato nei confronti delle opere dell’amico Borghesio e per questa causa benefica. Una mostra di questo tipo – ha continuato a raccontare Pronestì – può essere particolarmente impattante sulla comunità e alla causa che stiamo sostenendo. Oltre a raccogliere fondi, sicuramente avrà generato la consapevolezza, il coinvolgimento e il dialogo su un progetto così importante”.
“Le persone – ha sottolineato il pittore chivassese - possono apprezzare l'arte e, allo stesso tempo, contribuire a una causa benefica alla quale, magari si sentono vicini. Il successo della mostra di pittura a scopo benefico ha sicuramente raggiunto gli obiettivi prefissati, portando benefici tangibili alla nostra causa. Abbiamo in ballo diverse trattative su quadri e contributi di altra natura”, ha infine concluso Pronestì. Per chi se la fosse persa, la mostra sarà ancora visitabile fino al 25 giugno 2023.
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