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Chivasso
04 Giugno 2023 - 11:55
Chivasso come la bella addormentata, che non c'è verso di svegliare.
C’erano una volta i cittadini che si rivolgevano all’amministrazione comunale con segnalazioni varie e venivano ascoltati; adesso, invece, tocca rivolgersi direttamente ai consiglieri di minoranza… Una ‘favola moderna’ alquanto preoccupante che esplica al meglio la cruda realtà dei fatti.
Prendiamo una situazione tratta dal quotidiano: vi è una buca che compromette il regolare scorrimento del traffico e crea disagio anche ai pedoni oppure vi è un palo storto che potrebbe cadere o ancora vi è l’acquedotto comunale che ha subito un guasto o un lampione che non funziona… In un contesto sociale in cui la macchina amministrativa procede ‘normalmente’, a chi dovrebbe segnalare il disagio il cittadino?
L’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) del Comune, ad esempio, verrebbe spontaneo rispondere, perché è il riferimento più immediato che si occupa di ascoltare l’utenza e di valutare i bisogni segnalando all’ente competente le problematiche esposte. A chi verrebbe mai in mente di fare una segnalazione di questo tipo e usare come corsia preferenziale - in questo caso corsia di emergenza - i consiglieri comunali, ossia proprio coloro i quali dovrebbe essere intenti ad occuparsi di ben altre cose? Sarebbe alquanto illogico, ma a Chivasso pare invece che oramai ‘funzioni’ così…
A giudicare da quanto quotidianamente viene postato sui vari social network dai consiglieri di minoranza e dal loro rapportarsi con i media, sembrerebbe quasi che in città alberghi un’amministrazione poco propensa ad ascoltare i problemi pratici dei cittadini e che i suddetti consiglieri, invece, siano costretti a sostituirsi all’URP o contattare noi giornalisti per riuscire ad avere l’attenzione della maggioranza per risolvere le varie criticità dei cittadini. Bando all’ironia, seppur controproducente dal punto di vista della loro credibilità politica, i consiglieri si espongono di continuo sui social per denunciare determinate situazioni… Anche perché, se un’amministrazione funzionasse bene, in realtà, il cittadino verrebbe ascoltato e i problemi risolti senza dover costringere consiglieri a ‘uscire dal loro ruolo istituzionale’ e – in un certo senso – sostituirsi all’URP.
Ma in un contesto sano, cosa dovrebbe fare in realtà un consigliere comunale? In linea di massima il consigliere comunale si occupa di applicare sul territorio comunale le leggi nazionali e locali. Inoltre, ha il potere di approvare statuti che interessano il territorio comunale e sub-provinciale, oltre a favorirne il corretto funzionamento. In poche parole, deve rappresentare la sua stessa comunità locale all'interno del consiglio comunale per le attività di rilevanza sociale sopra menzionate, come anche presenziare ai tavoli per l’autentica delle firme. Insomma, un ruolo di grande responsabilità, che richiede sicuramente tanta competenza e non un semplice passaggio di segnalazioni via social.
Andando più nello specifico dei compiti dei consiglieri, questi dovrebbero “pubblicare ordinanze, delibere e regolamenti; curare i rapporti con le istituzioni ed i rappresentanti sindacali, economici e sociali; garantire l'applicazione delle norme sul territorio di tua competenza; presiedere organi legislativi e consultivi”, invece a Chivasso i soggetti politici in questione, per venire incontro al cittadino inascoltato, sono costretti a fare continue e ripetute segnalazioni via social e ai noi giornalisti…
Riportiamo uno degli esempi più recenti: Betlemme, frazione di Chivasso, un palo telefonico molto alto pende in maniera alquanto inquietante sulla strada, in preda agli eventi metereologici degli ultimi tempi. A segnalarlo è stato il consigliere di minoranza Bruno Prestia: “Sono venuto a sapere – spiega il consigliere - che una segnalazione era già stata fatta al sindaco, senza esito. A quel punto ho raccolto le informazioni e, su segnalazione ricevuta da alcune persone preoccupate del posto, sbigottite per altro dalla non risposta dell'ente, allora mi sono attivato. E’ solo a quel punto che è intervenuta d'urgenza la polizia municipale per la messa in sicurezza dell'area e pochi giorni dopo l’hanno sistemato… Quello che stupisce – conclude Prestia - è che il problema era a Betlemme, zona in cui abitano sindaco e assessore…”.
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