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Iniziative

Una giornata speciale con l'A.P.R.I. a Brusasco

Numerosi i partecipanti alla gita dell'A.P.R.I di domenica scorsa

Il gruppo di persone con disabilità visiva si reca a visitare i monumenti storici di Brusasco

I partecipanti alla gita di domenica

Domenica era prevista pioggia, ed i partecipanti alla gita dei soci A.P.R.I.  (Associazione Pro Retinici Ipovedenti) già temevano che avrebbe disturbato la loro giornata di festa.

Invece tranne un acquazzone è stata un buona giornata.

Buona per le persone ipovedenti a vari livelli, che con i loro accompagnatori ed accompagnatrici hanno potuto vedere (almeno un po') e toccare  qualcosa dell'interno e le mura della chiesa parrocchiale, oltre al (famoso) campanile pendente di Brusasco, che immediatamente riporta al campanile di Pisa ben più rinomato.

Sono partiti da piazza S.Pietro, e poi sui sono recati a piedi presso la chiesa romanica di S.Pietro in cimitero, chiesa romanica ormai con sempre meno dipinti , o almeno con dipinti che si deteriorano causa l'umidità e diminuiscono di anno in anno la loro superficie visibile.

Ma interventi miracolosi non sono in vista nè sarebbero facili.

Tutto il gruppo formato da 38 persone si è recato all'agriturismo del Luogo, per la giusta pausa pranzo.

Le piante del parco meriterebbero una giornata intera per essere "visitate" con dovizia di particolari. Un parco   che si estende tutto intorno ai ruderi del vecchio castello medioevale, ed attraversarlo è come circumnavigare un'isola verde su una barca guidati da una scia  bianca. Ci si può chiedere ma cosa vedono persone con gravi disabilità visive?

Forse più di tanti "normali". Abituati come sono a cogliere anche pochissimo di ciò che li circonda, cercano di ascoltare, sentire, percepire, forse anche immaginare.

E il borgo Garibaldi, così chiamato per essere stato luogo di soggiorno di Giuseppe Garibaldi, (tutto storicamente documentato) ha molte suggestioni da proporre: l'ombra del bosco e la luce del borgo, antico ricetto medioevale di cui è testimone la piazza, con le sue strade in uscita in ogni direzione. I ruderi medievali e la villa chiamata Castello, pazientemente e finemente restaurato da Marco Violi, il proprietario.

Chiunque entri in quella piazza sente una atmosfera diversa. Ancor più percepita da chi ha acuito la propria sensibilità. Organizzatrice della gita è stata Ornella Valle, referente per A.P.R.I di Chivasso e comuni limitrofi, coadiuvata da Giuseppe Valesio guida turistica per l'occasione, che essendo del paese sul crinale dell'orizzonte poteva raccontare storie inedite. 

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