Cerca

Chivasso-Asti

Piccoli passi verso la riapertura della linea ferroviaria?

"Co.M.I.S." e "La nostra Collina" ufficializzano il loro sodalizio. "L'unione fa la forza": Signoroni e Dutto del circolo "La nostra Collina" spiegano il motivo dell'adesione al Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile

Piccoli passi verso la riapertura della linea ferroviaria?

Il treno sulla Chivasso-Asti

Ebbene sì, l’unione fa la forza, ed è proprio partendo da questo presupposto che, l’11 marzo scorso, Elio Signoroni, responsabile e fondatore del circolo La nostra Collina, ha ufficializzato l'adesione al Co.M.I.S. (Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile), presieduto da Fulvio Bellora: un vero e proprio segnale che va nella direzione di un’unitarietà di intenti per risolvere i problemi legati al mondo del trasporto pubblico locale in Piemonte.
 
Signoroni, subito dopo l’incontro con il Co.M.I.S., ha spiegato il motivo di questa decisione nel corso di una sua dichiarazione: "In virtù della consolidata collaborazione, maturata in questi oltre due anni di impegno a favore della riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Asti, credo che un più stretto rapporto fra i due soggetti rappresenti una nota positiva per il raggiungimento dei comuni obiettivi", ha concluso il responsabile del circolo.

Frediano Dutto, esponente del circolo "La nostra Collina": "Con il Co.M.I.S. vi è un'unità di intenti legati al mondo della sostenibilità e dei trasporti".

Ad intervenire sulla questione è stato anche Frediano Dutto, anch’egli esponente del circolo La nostra Collina. Rafforzando il concetto espresso da Signoroni, Dutto ha ricordato che “la collaborazione con il Co.M.I.S. è sempre stata molto soddisfacente e le iniziative che abbiamo portato avanti insieme sono state intraprese grazie ad una solida comunione di intenti. E’ proprio questo – ha poi aggiunto Dutto – che ha permesso alle nostre due entità territoriali di dar corso ad iniziative rivelatesi estremamente proficue”.

Co.M.I.S. e il Circolo "La Nostra Collina"


 
In merito alla questione della linea ferroviaria Chivasso-Asti, ad esempio, Frediano Dutto ha commentato: “Il circolo La nostra Collina si è aggregato in particolare sulla questione della Chivasso-Asti. E’ stato uno dei cardini su cui avevamo rivolto le attenzioni per una rinascita dei nostri territori. Il nostro circolo, in quel frangente, aveva contribuito lanciando una petizione dall’esito molto soddisfacente. Dopo aver consegnato il verbale alla Regione Piemonte, erano partite numerose iniziative di sensibilizzazione su quella tematica”.
 
Dutto non ha perso l’occasione per parlare delle opportunità legate al turismo sostenibile, o Slow Tourism, che letteralmente significa “turismo lento”, ossia un nuovo modo di viaggiare sempre più diffuso, nato in risposta alla frenesia del quotidiano, che distoglie dalla visione di tutte le bellezze del circondato. “Qui si tratta – ha spiegato l’esponente di La nostra Collina – di rivalutare i nostri territori in senso naturalistico, privilegiando proprio i mezzi sostenibili come i treni, per far conoscere le bellezze del nostro territorio, che non sono seconde a nessuno”.
 
Ricordiamo che il Co.M.I.S. – ha infine commentato l’esponente de La nostra Collina - è un coordinamento di persone ed ha dei rappresentanti in tutte le province piemontesi, in particolare dove ci sono le problematiche più urgenti, come delle linee ferroviarie sospese, presenti in molte zone, per citarne alcune: l’astigiano, il cuneese ed ancora, Pinerolo e Biella… Il Co.M.I.S. – ha ancora riportato Dutto - collabora con i vari Comitati Pendolari del Piemonte, attivi da anni per far fronte alle problematiche dei trasporti pubblici e per la difesa dei diritti dei pendolari e di tutti coloro che, a vario titolo, si battono per lo sviluppo del trasporto pubblico in un’ottica di sostenibilità ambientale”.
 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori