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Politica
26 Dicembre 2022 - 10:01
Corona funebre del Pd
Renato Cambursano, che idea ti sei fatto di quanto successo a Bruxelles a proposito del "Qatargate"?
La così detta “superiorità morale” della sinistra era ed è solo nella testa di tutta la classe dirigente di sinistra, a tutti i livelli - non certo dei ‘poveri’ militanti! -. Chi ancora si ostina a reclamarla, come avviene in questi giorni da parte di coloro che parlano solo di “mele marce” – come fece Craxi a suo tempo e poi sappiamo che è finita! – è la dimostrazione della loro arroganza e presunzione, culturale e strutturale, che sconfina con la protervia (“superbia audace ed ostinata” – così il dizionario della lingua italiana!).
Nel merito, cosa ci dici?
I “poveri” militanti della sinistra sono letteralmente scandalizzati per quanto sta emergendo a Bruxelles e in Italia, soprattutto da parte dei più deboli, dei lavoratori, di coloro che hanno meno diritti ma solo più doveri, che si sono sempre sentiti dire: “noi siamo dalla vostra parte” e poi invece i voti li prendevano dalle ZTL, cioè dagli abitanti dei quartieri più benestanti, ed ora scoprono che proprio i “loro” rappresentanti nel Parlamento Europeo ed in quello italiano ne hanno fatto più di Bertoldo. Pensiamo, per esempio ad Antonio Panzeri (con moglie e figlia), forse anche a Cozzolino (così dice Panzeri!), entrambi di sinistra, il primo è stato anche segretario generale della Camera del Lavoro - CGIL di Milano: uno che da “difensore dei diritti dei lavoratori italiani è passato a barattare i diritti dei lavoratori per soldi!
Non entro nel merito dell’operazione della Magistratura Belga, ma constato cosa sta significando in termini di consensi al già debolissimo schieramento della fu Sinistra uscito dalle urne del 25 settembre scorso letteralmente ‘massacrato’. Ora il PD è sceso sotto il 15%: una vera catastrofe.
Goffredo Bettini, la testa pensante (?) del Pd ha detto recentemente che “L'affarismo è una malattia della sinistra”! E ancora: “Il campo progressista, ormai da tempo, è permeabile all’incursione dell’affarismo”. Bravo, bene, bis!
Renato Cambursano ex sindaco di Chivasso e parlamentare
Tu, però, non hai mai voluto entrare nel Pd: perché?
Nell’aprile del 2007 si tenne l’Assemblea Nazionale de “La Margherita “, composta da oltre 600 membri, solo in 3 votammo contro allo scioglimento del Partito per confluire nel PD: uno era Willer Bordon (già mio capogruppo al Senato), un consigliere regionale dell’Emilia Romagna ed io. Non ho mai creduto nella “fusione a freddo” di soggetti politici diversi. Per la prima ed unica volta non mi trovai sulle posizioni di Arturo Parisi – con il quale mi sento più volte a settimana -, il quale pochissimi anni dopo, a malincuore, mi diede ragione e non rinnovò l’iscrizione al Pd!
Ora anche Castagnetti prende le distanze dal Pd….
Pierluigi ha detto una cosa sacrosanta, ma fuori tempo massimo, a meno che pensi ad una scissione dell’area popolar-democratica, il che non sarebbe niente male, vista la sterzata a sinistra in corso. “Se torniamo a 20 anni fa, è meglio chiudere bottega”! Insomma, Il Pd è la dimostrazione plastica che sia nato da una fusione tra elementi che male si conciliano tra loro. I Ds e La Margherita, provenienti dalle ceneri l’uno del PCI-PdS-DS, l’altro della DC, erano un po’ come l’acqua e l’olio che, se si mescola con forza, per un po’ sembrano coesi, ma gradualmente tornano a differenziarsi con nettezza.
Il rischio, quindi, è quello che si vada verso una scissione?
Nel caos in cui si trova il Pd, fra risse di correnti, pessime notizie da Bruxelles, e sondaggi apocalittici, è passata in secondo piano la vera novità politica: il possibile divorzio fra democristiani e comunisti. Sarebbe la fine del Pd che nacque nel 2007 proprio dall’abbraccio fra i (post)democristiani e i (post)comunisti. A quel tempo si pretese di nobilitare il connubio evocando i rispettivi padri: Moro e Berlinguer. In realtà la molla di quel matrimonio non furono gli ideali, ma fu il potere. Cacciari, recentemente ha detto: “Il Pd non è un Partito. È un insieme di avanzi di partito il cui unico collante è il potere”.. . A Chivasso ne è il tipico esempio!
Per rispondere meglio alla tua domanda, riporto quanto detto da Arturo Parisi su “La Repubblica” di giovedì scorso e che poi – come sempre - ho sentito a lungo. “Stanno riportando il Pd nella casa le cui fondamenta sono state messe a Livorno nel 1921, e a farlo sono due democristiani più uno: Franceschini e Letta, più Casini”. Tu sicuramente sai cosa successe a Livorno 101 anni fa. Al Congresso del Partito Socialista Italiano, la frazione comunista abbandonò i lavori e diede vita al Partito Comunista Italiano. Anche nel Pd ci stanno provando. Auguri a loro!
A Chivasso, però, gli ex popolari si sono legati mani e piedi ai Comunisti. Ritornando alla “questione morale”, nella nostra città c’è chi ha trovato l’antidoto alla corruzione…
…e chi sarebbe?
Giovanni Mastroleo...
Ah già! Colui al quale il Pd chivassese ha consegnato “le chiavi politiche” del partito. Scelta “migliore” non poteva fare! Costui continua a “fare la pipì fuori dal vasetto!” Non ne azzecca più una, poverino.
Perché dici così?
Senti cosa ha detto il novello Zarathustra o Zoroastro profeta (ha ereditato l’appellativo dalla compagna che nel maggio 2021 aveva ampiamente meritato quel ‘titolo’) : “la questione morale nella sua essenza non basta, bisogna intervenire nell’esercizio del potere…” E poi ancora: “Ritengo che sia bisogno di intervenire sul termine che riguarda l’occasione che può indurre a diventare ladro. Le dinastie politiche, le carriere non sempre costruite sulle capacità ma sulle appartenenze”. Evidentemente il “nostro” è il massimo esperto di carriera costruita sull’appartenenza, infatti nella passata legislatura è riuscito a far nominare la compagna di vita e di partito, vice sindaca, ma poi date le sue grandi capacità è stata declassata ad assessora: anche in questo ruolo sta dimostrando tutta la sua incapacità. Della serie: fare il contrario di ciò che si predica!
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