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Torrazza Piemonte
05 Dicembre 2022 - 18:09
Il Consiglio comunale, la scorsa settimana, ha votato il nuovo regolamento per la tutela degli animali
Svolta "animalista" - se di svolta è il caso di parlare - per l’amministrazione comunale di Torrazza. Nella seduta consiliare della scorsa settimana, con sette voti favorevoli e due astenuti (Corna e Muscedra), assente il sindaco Massimo Rozzino, è stato approvato il regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali.
Un regolamento che con quaranta articoli disciplina la vita degli animali presenti sul territorio cittadino, responsabilizzando i loro padroni che, in caso di violazione di uno dei 40 articoli, rischiano sanzioni dai 25 ai 500 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.
A controllare sul rispetto delle vite di cani, gatti, pesciolini e uccelli, tenuti nelle case o nei cortili torrazzesi, sarà la polizia locale.
Fermo restando l’applicazione delle più gravi sanzioni penali o amministrative previste dalle leggi in materia di tutela degli animali.
Ma perché un regolamento per la tutela del benessere degli animali? Sempre più Comuni, in realtà, se ne stanno dotando.
Ai cani deve essere garantita un'adeguata attività motoria per almeno tre volte al giorno
Leggiamo.
“Il Comune di Torrazza Piemonte - si legge nella premessa del regolamento -, in base all’articolo 2 della Costituzione Italiana, riconosce la libertà di ogni individuo singolo od associato di provvedere al benessere degli animali presenti sul territorio cittadino, quale strumento che favorisce lo sviluppo della personalità, la convivenza nella diversità e la socializzazione soprattutto nelle fasi dell’infanzia e della vecchiaia. Il Comune di Torrazza Piemonte, [...] riconosce alle specie animali non umane diritto ad un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche. A tal fine l’Amministrazione Comunale promuove l’informazione e la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso campagne educative e pubblicazioni intese ad aumentare la conoscenza degli animali urbanizzati e delle loro abitudini per una giusta e sana convivenza fra specie umana e fauna urbana”.
Le indicazioni sono le più svariate: dall’obbligo di dare un’adeguato riparo agli animali (ad esempio con cucce confortevoli, ndr) all’approvigionamento quotidiano degli stessi, dal garantirgli un giusto riparo anche dal sole (non possono stare sui balconi chiusi, ndr) fino al tenerli in catene - i cani - solo se è strettamente necessario e le catene permettono ad essi di muoversi con facilità.
“Gli animali di proprietà e quelli a qualsiasi titolo custoditi dovranno essere accuditi ed alimentati secondo la specie, la razza, l’età e le condizioni di salute”: è la regola fondamentale.
“Il Comune di Torrazza - si legge ancora - promuove iniziative affinché persone anziane sole ed in difficoltà possano continuare a vivere con il proprio animale domestico anche presso le strutture pubbliche e private. Ritenendo che il rapporto con gli animali concorra al pieno sviluppo della persona umana, contrasta ogni atto di discriminazione nei confronti dei possessori di animali. Contrasta altresì ogni comportamento finalizzato ad impedire la presenza di animali all’interno del nucleo familiare e qualsiasi atto che ostacoli la serena convivenza fra la specie umana e quella animale. [...] Valorizza altresì la cultura e la tradizione animalista della propria città ed incoraggia le forme espressive che attengono al rispetto ed alla difesa degli animali”.
Qualche curiosità sugli accorgimenti da tenere.
Se i gatti vengono lasciati circolare per il paese devono essere sterilizzati
“Chi tiene un cane dovrà consentirgli quotidianamente, secondo le caratteristiche del soggetto, l’opportuna attività motoria durante la quale potrà espletare propri bisogni fisiologici. Si consigliano almeno tre uscite al giorno”.
Nel caso dei cani “[...], la cuccia dovrà essere adeguata alle dimensioni dell’animale, sufficientemente coibentata e dotata di tetto impermeabilizzato”.
Vietate le bocce per i pesciolini: “Gli animali acquatici dovranno essere tenuti in acquari che per dimensioni e capienza siano conformi alle esigenze fisiologiche ed etologiche delle specie ospitate e consentano agli stessi di compiere adeguato movimento. [...] Sono vietati acquari di forma sferica o sferoidale”.
Prescrizioni anche per i volatili: “Le voliere per la detenzione di volatili, di norma, devono avere dimensioni minime pari a otto volte l’apertura alare della specie di maggiori dimensioni ivi detenuta”.
Infine, “i proprietari di animali di affezione, in caso di morte, potranno interrare i propri animali in un terreno di loro proprietà, ad esclusione degli equini. Gli animali di piccola taglia potranno essere interrati nel giardino di casa ad una profondità di almeno un metro e mezzo”.
Postilla. I padroni dovranno impegnarsi a “impedire la proliferazione se non di fronte alla certezza di collocare idoneamente la cucciolata” a “informarsi, anche tramite l’Ufficio Tutela Animali, sui metodi più opportuni per il contenimento delle nascite” e a sterilizzare “i gatti lasciati liberi di vagare sul territorio”.
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