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LAURIANO. Chiude la “Calce e cementi”: quale futuro per l’area?

LAURIANO. Chiude la “Calce e cementi”: quale futuro per l’area?

Calce e cementi di Lauriano

Ultimo giorno di lavoro, ieri, lunedì 31 maggio, per lo storico stabilimento della “Calce e Cementi” di Lauriano.

Divenuta di proprietà, nell’ultimo anno, della Colacem, uno dei maggiori produttori nazionali del settore, chiude definitivamente i battenti dopo un periodo cupo durato anni.

Seguiamo con preoccupazione l’evolversi di una vicenda che da anni ha avuto un risvolto occupazionale negativo. Oltre a ciò si tratta di una grande area all’inizio del paese che sarà verosimilmente da riconvertire. Auspichiamo che i soggetti pubblici e privati interessati sappiano farsi carico  della vicenda” spiegano i consiglieri comunali Emmanuele Serlenga e Renato Dutto.

Si tratta di uno stabilimento industriale storico di Lauriano - proseguono -. È una notizia non positiva per il mondo economico laurianese. La sfida dei prossimi anni (vista la crisi enorme del settore dei cementifici in tutta Italia e non solo) penso sarà di riqualificare l’area e capire quali scopi produttivi od insediamenti potrà ospitare, per continuare a recitare un ruolo di primo piano nella nostra realtà. Io vedrei molto bene una riconversione produttiva ecosostenibile, anche visti i finanziamenti europei in arrivo”.

Il cemento laurianese ha una storia lunga. Pare che fosse già utilizzato nel 1729 per la Palazzina di caccia di Stupinigi e che  nel 1800 fosse già una fornace molto importante.

Ci hanno lavorato generazioni di laurianesi e non.

In precedenza appartenente alla famiglia Mazzucco, da circa un quinquennio è stata rilevata dal colosso “Colacem”, con sede a Gubbio che ha definitivamente chiuso l’edificio.

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