BRUXELLES. Hahn, crisi ha lasciato il segno. C'è ancora molto da fare
23 Luglio 2014 - 14:56
Commissario Ue alle politiche regionali, Johannes Hahn,
"Questo report mostra come la politica di coesione sia uno strumento moderno e flessibile. E' il braccio degli investimenti dell'Ue: strategico per crescita e occupazione. Ma la crisi ha lasciato il suo segno su molte città e Regioni in Ue. Le disparità esistono ancora e c'è ancora molto da fare. Questi fondi devono essere spesi saggiamente per assicurare i risultati migliori, soprattutto dove c'è più bisogno", così il commissario Hahn, presentando la relazione sulle politiche di coesione. Un terzo del budget Ue (32,5%) pari a 351,8 miliardi di euro, tra il 2014 ed il 2020, sarà investito, attraverso la politica di coesione, nella strategia di Europa 2020, per aiutare a ridurre la distanza tra le disparità socio-economiche regionali. Per l'Italia si tratta di una partita da 32,8 miliardi, così ripartiti: 22,3 miliardi destinati alle Regioni meno sviluppate (Pil pro capite minore al 75% della media Ue a 27): Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia; 1,1 miliardi alle Regioni in transizione (Pil pro capite tra il 75% e il 90% della media Ue a 27): Sardegna, Abruzzo e Molise; e 7,7 miliardi alle Regioni più sviluppate (Pil pro capite uguale o maggiore al 90% della media Ue a 27): Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio. Altri 1,1 miliardi di euro sono destinati alla Cooperazione territoriale europea; 567,5 milioni per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile. Il Fondo sociale europeo coprirà almeno 8,2 miliardi di euro degli importi indicati. Rispetto alla programmazione 2007-2013 per le politiche di coesione (che si concluderà a dicembre 2015), i dati relativi agli interventi del Fondo europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr), al 31 dicembre 2013, secondo la dg Affari regionali "testimoniano importanti effetti della politica di coesione in Italia", anche se molto resta da fare. Tra gli esempi: la creazione di 58.564 posti di lavoro; 3.098 Kilo-tonnellate in meno di CO2 nell'atmosfera; 5.494 progetti di ricerca e sviluppo; 34.828 progetti di investimento in Pmi, 3.112 start-up; 2.390 progetti di energia rinnovabile; 195 Kmq di aree riqualificate; 670 progetti di prevenzione di rischi naturali; 4.083.810 studenti che utilizzano nuove tecnologie nell'ambito del miglioramento della didattica.
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