Il commissario europeo alla sicurezza alimentare, Tonio Borg, "attende la prossima settimana dal Consiglio dei ministri dell'Ue un accordo politico per regolamentare la coltivazione degli Organismi geneticamente modificati (Ogm) in Europa". Accordo che attribuirebbe a ciascun Paese Ue la possibilità di decidere se autorizzare o meno la coltivazione di sementi transgeniche sul proprio territorio. Lo ha detto Federic Vincent, portavoce del commissario Borg, precisando che dopo la riunione dei Rappresentanti dei 28 Stati membri presso l'Ue, la scorsa settimana, il commissario é "ragionevolmente ottimista" che si possa trovare un compromesso su un dossier, da anni nell'impasse. Dalla riunione dei Rappresentanti permanenti dell'Ue a Bruxelles, é emerso infatti un accordo di principio sulla base di un compromesso della presidenza greca dell'Ue. Tra i Paesi più reticenti, la Francia ha tenuto - spiegano le fonti - "un atteggiamento costruttivo", mentre la Germania sembra aver assunto una posizione flessibile. Solo il Belgio ha annunciato che sul dossier la prossima settimana si asterrà dal voto. L'Italia in particolare - precisano le fonti - é favorevole ad un compromesso che lascia gli Stati membri liberi di decidere se coltivare o meno Ogm sul loro territorio. Un compromesso che allo stato attuale prevede una lista aperta e degli esempi che permetterebbero ad un Paese Ue di rifiutare la coltivazione: ragioni non solo legate alla salute o all'ambiente ma anche questioni di ordine pubblico fino alla pianificazione territoriale. Per raggiungere l'accordo politico al Consiglio Ue é sufficiente un voto alla maggioranza qualificata degli Stati. Va ricordato anche che u'evoluzione positiva del dossier, eviterebbe procedure d'infrazione contro i Paesi che attualmente si oppongono alla coltivazione di Ogm autorizzati nell'Ue. Al momento solo il Mon 810. Se l'intesa politica verrà raggiunta dal Consiglio Ue, il dossier passerà all'esame del nuovo Parlamento europeo e dal confronto uscirà la decisione definitiva.
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