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13 Gennaio 2017 - 14:52
Si sta "esaurendo il tempo" che le autorità italiane hanno per dare le spiegazioni richieste dalla Commissione europea sulla contestazione dell'omologazione di un modello della Fiat sollevate a settembre scorso dal ministro tedesco dei trasporti. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Lucia Caudet, dopo aver ricordato che nel quadro legislativo attuale "sono gli stati membri ad essere responsabili della certificazione delle auto" per la loro immissione nel mercato europeo. "In questo contesto - ha aggiunto Caudet - la Germania ha sollevato serie preoccupazioni sulla compatibilità di un modello Fiat con la legislazione europea sulle emissioni auto. Cosa che le autorità italiane contestano. La Germania ha chiesto di intervenire in quello che definiamo un processo di mediazione, che è uno sforzo per trovare un accordo comune. Abbiamo ripetutamente chiesto alle autorità italiane di presentare spiegazioni convincenti e stiamo esaurendo il tempo, perché vogliamo concludere molto presto il negoziato sulla compatibilità della Fiat con la legge Ue".
Caudet ha anche sottolineato che in casi simili i poteri della Commissione "sono molto limitati per non dire inesistenti" perché l'esecutivo "in quanto guardiano dei trattati" può agire contro uno stato membro se ritiene che non la legislazione europea non è applicata correttamente, "ma non possiamo agire direttamente contro un produttore di auto", ha specificato Caudet.
La portavoce ha concluso sollecitando Parlamento europeo e Consiglio ad approvare la proposta presentata dalla Commissione a gennaio scorso dopo lo scandalo Dieselgate per aumentare i poteri di controllo sulle emissioni. Secondo tale proposta, ha ricordato Caudet, permetterebbe di infliggere multe del valore fino a 30mila euro per ogni vettura che non rispetta le norme.
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