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20 Aprile 2016 - 18:13
La partita sul fronte immigrazione attualmente "occupa il 90% del lavoro della Commissione europea", ma presto si aprirà la discussione sulla revisione del bilancio Ue e le performance dei fondi strutturali destinati ai territori saranno fra i principali dossier a finire sotto la lente dell'esecutivo Ue.
"La prima priorità oggi è la gestione della crisi dei rifugiati, che occupa il 90% del lavoro della Commissione europea" ha detto Nicola De Michelis, capo di gabinetto del commissario alle Politiche regionali, Corina Cretu, in un intervento al primo 'standing committee' del 2016 della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d'Europa (Calre), al Comitato delle Regioni Ue. "Al centro del lavoro il prossimo anno" sarà invece "la revisione del budget Ue", su cui "il lavoro è già cominciato" ha detto De Michelis.
Un esercizio che visti gli scarsi margini di manovra "sarà ancora più difficile che in passato", ha spiegato. Perchè in sostanza bisognerà dimostrare "che si tratta di un budget capace di rispondere alle nuove sfide a livello europeo", inclusa l'importante fetta destinata alla politica di coesione.
Cruciale quindi sarà la questione della performance degli investimenti cofinanziati dall'Ue sui territori. "Le Regioni l'anno prossimo avranno la responsabilità di dimostrare che questi soldi sono ben spesi" ha concluso De Michelis.
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