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26 Settembre 2015 - 10:46
Parlamento europeo
La Sicilia deve "raddoppiare gli sforzi" per spendere al meglio i nuovi fondi Ue, anche perché restano ancora circa 1,5 mld del periodo 2007-2013 da impegnare entro fine anno altrimenti andranno persi. E' il messaggio principale della delegazione di 12 europarlamentari guidata dal verde francese Younus Omarjee al termine della missione nel distretto orientale dell'isola, durante cui è stata anche riconosciuta la "capacità di rispondere" alla crisi dei migranti dei siciliani e per cui è arrivato l'impegno a far sì che i fondi Ue possano essere ugualmente utilizzati. "Chiediamo a tutti gli attori regionali di utilizzare al massimo i finanziamenti per le politiche di coesione per il periodo 2007-2013, e di velocizzare l'attuazione dei programmi di lavoro per il periodo 2014-2020", ha sottolineato l'eurodeputato popolare polacco Krzysztof Hetman. Questo, ha aggiunto, "permetterà di incentivare la crescita e l'occupazione e, di conseguenza, di migliorare la vita dei nostri cittadini.
Più critica l'europarlamentare del M5S Rosa D'Amato, che ha ricordato che "la dotazione iniziale del Fesr 2007-2013 era di ben 6,5 miliardi di euro, poi ridotti a 4,3 miliardi per manifesta incapacità di spesa del governo regionale precedente".
Ora, ha sottolineato, "a fine settembre 2015, a tre mesi dalla fine della programmazione, la spesa certificata si registra tra i 2,8 e i 3 miliardi di euro" contando il secondo tratto del Grande Progetto dell'Agrigento-Caltanissetta, di conseguenza "in pratica ci sono circa 1,3-1,5 miliardi di euro da spendere in tre mesi quando avevamo nove anni di tempo per farlo". E "se non lo faremo", ha avvertito, "al 31 dicembre 2015 scatterà il disimpegno automatico di circa il 35% delle risorse, ripeto più di un miliardo di euro".
Secondo la collega del Pd Michela Giuffrida, invece, "la Sicilia ha bisogno, per poter sfruttare a pieno le risorse per la coesione, di procedure semplificate e di puntare sui fondi diretti, bypassando quelle trafile che, spesso, sono un ostacolo insormontabile". E, ha sottolineato, "dagli incontri che abbiamo avuto con i tanti amministratori locali questo emerge con forza.
E noi non possiamo non prenderne atto".
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