Prende forma la galleria da 57 km che trasporterà passeggeri e merci della Tav Torino-Lione. I primi 128 metri sono stati scavati ed oggi l'avanzamento e il programma dei lavori sono stati illustrati a delegazioni del Piemonte e della regione francese Rhone-Alpes, nella prima visita istituzionale al cantiere di Saint-Martin-La-Porte, nella Savoia. In realtà, i lavori del tunnel di base della Tav partiranno solo nel 2017 e quello che si sta scavando è l'ultimo tunnel esplorativo, progettato allo scopo di indagini geognostiche, come quello che si sta realizzando in Valle di Susa, a Chiomonte. Ma poiché è del diametro e nell'asse della futura galleria, è in pratica il primo pezzo, nella direzione dell'Italia, della maxi-galleria. In Francia si sta scavando in clima di normalità, con un protocollare servizio di sicurezza e check-point all'ingresso dell'aerea recintata e poi del tunnel, ma senza neppur l'ombra della massiccia presenza di forze dell'ordine e militari che da ormai 4 anni presidiano il cantiere di Chiomonte, spesso bersaglio della protesta No Tav, protetto da una doppia rete di filo spinato. Lo scavo del primo pezzo del futuro tunnel è cominciato a gennaio, partendo dal fondo della discenderia conclusa nel 2010, una delle tre in Francia (le altre sono a La Praz e Saint-Jean-de Maurienne). "Questa discenderia è doppiamente importante - ha sottolineato Mario Virano, direttore generale di Telt, la società incaricata di costruire e gestire la nuova Torino-Lione - sono 9,5 km che saranno i primi della canna verso Torino. Grazie all'accordo tra Italia, Francia e Ue, questo scavo vale sia come minuziosa indagine della montagna sia come tratto della galleria. Ed in questo modo si è risparmiato rispetto all'ipotesi di fare un tunnel geognostico parallelo rispetto alla galleria dove transiteranno i treni". Lo scavo procederà con tecniche tradizionali fino all'inizio del 2016, quando entrerà in azione la fresa che procederà, a regime, a 350 metri al mese. "E' il più punto più difficile dell'intera alpina, con forze presenza di rocce carbonifere che tendono a convergere - ha spiegato Virano - e proprio per risolvere ogni possibile problema nella prima fase stiamo procedendo a meno di un metro di scavo al giorno". Nel frattempo, a Chiomonte la talpa è arrivata a 3.080 metri di scavo e si avvicina alla metà dei 7,5 km totali. "Nel 2017 - ha ricordato Virano - partiranno i lavori del tunnel di base, in una decina di punti, tra Italia e Francia". Ci vorranno 7 anni per completarli, altri 2-3 per gli allestimenti tecnologici, e uno, infine, per l'esercizio provvisorio. La Tav quindi dovrebbe entrare in servizio nel 2027-2028. "Ma è questa è la soluzione per ridurre l'inquinamento nelle Alpi ed ormai siamo sui binari", ha concluso Jean-Jack Queyranne, presidente del consiglio della regione Rhone-Alpes.
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