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BRUXELLES. L’Europa non può chiedere indietro i contributi per lalluvione '94?

BRUXELLES. L’Europa non può chiedere indietro i contributi per lalluvione '94?

Alluvione

"E' una situazione folle, ma ho fiducia sul responso": così l'eurodeputato piemontese Alberto Cirio (Fi), sulla decisione che entro giungo la Ue dovrà prendere riguardo alla restituzione delle agevolazioni che le aziende piemontesi hanno ricevuto per l'alluvione con 60 morti che colpì il Piemonte nel 1994. Soldi al momento ritenuti illegittimi, in quanto considerati come un aiuto di stato. Ieri sera a Strasburgo, Cirio ha incontrato il commissario europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager, alla quale ha consegnato un memoriale. Entro giungo l'Ue si esprimerà per decidere quali misure adottare. "Ho consegnato alla commissaria Vestager - spiega Cirio - una memoria che ricostruisce questa vicenda assurda per far comprendere che non si è trattato di aiuto di Stato ma di un risarcimento alle aziende per i danni subiti. Una possibilità prevista dall'Europa in casi eccezionali come gravi calamità". All'origine del problema c'è una mancata comunicazione da parte dell'Italia, che a suo tempo avrebbe dovuto notificare all'Ue la scelta di sostenere le aziende con le agevolazioni. Non avendolo fatto, tali aiuti sono considerati ora sostegno al settore privato, che vìola i trattati internazionali. A sollevare la questione, vent'anni dopo, è stata una richiesta di chiarimento alla Commissione europea presentata da un giudice del lavoro del Tribunale di Cuneo, nell'ambito di un ricorso collegato ai contributi per l'alluvione del '94. La Commissione Ue ha risposto avviando una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia e aprendo un'indagine che spazia dal terremoto del '90 in Sicilia a quello del 2009 in Abruzzo.
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