DETROIT. Fca: Marchionne, "non ho rimpianti, fusione bene per Fiat"
14 Gennaio 2015 - 10:17
Marchionne Sergio
Non ha nessun rimpianto per l'unione fra Fiat e Chrysler, che ha fatto bene a tutte e due le società. Un' unione da cui è nato un gruppo in gran parte nord americano, con una forte presenza in Europa e in America Latina. L'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, guarda indietro ai cinque anni di duro lavoro che hanno portato alla nascita del gruppo. Fra il pubblico italiano - afferma - c'è una comprensione del fatto che senza Chrysler il futuro di Fiat sarebbe stato più dubbioso'' E guarda anche avanti, ai piani di sviluppo futuro in cui rientrano il Brasile e la Cina. E al suo futuro. ''Me ne vado fra quattro-cinque anni'': ci vorranno ''quattro anni interi prima che ne vada'' afferma Marchionne, confermando una sua possibile uscita nel 2018, alla conclusione del piano industriale. In corsa per il suo posto - ammette - ci sono meno di dieci persone. A riportare direttamente a lui sono invece ''70-80 persone, per me questo non è strano''. Intervistato durante un incontro organizzato da Automotive News a margine del Salone dell'auto di Detroit, l'amministratore delegato di Fca mette in evidenza, comunque, di aver ''semplificato'' la sua vita, usando ormai solo tre telefoni. Continua però a vivere in aereo. A chi gli chiede il suo parere sulle auto senza guidatore, Marchionne risponde: ''mi piace la tecnologia. La gente vuole guidare''. Sul consolidamento del settore dell' auto, l'amministratore delegato di Fca ricorda le esperienze non facili vissute nel settore negli anni 1980-1990: le fusioni e acquisizioni richiedono lavoro e in questo mercato e' essenziale consumare meno capitale. Marchionne si dice appassionato del business dell'auto, un ''gran business'': ''ritengo, e lo posso dire anche ora, che sia più economico acquistare un' auto che produrla''. Eccetto che per una Ferrari: la casa di Maranello - afferma Marchionne - è ''unica, la sua esclusività non va toccata. E deve essere fatta in Italia, altrimenti è una bestemmia''. Il presidente di Ferrari risponde con un secco ''no'' a chi gli chiedeva se fosse ipotizzabile in futuro un suv Ferrari: ''No. Abbiamo altri marchi che possono farlo''. Le vendite della Ferrari procedono positive ma in Formula 1 la Rossa ha vissuto una stagione 2014 ''disastrosa". Luca Cordero di Montezemolo ''ha fatto un grande lavoro. Era il momento di cambiare. La stagione 2015 sarà interessante, aspettiamo di iniziare''.
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